Caltanissetta, prime decisioni nel processo “Genius”
Marcello Testaquatra, giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Caltanissetta, ha emesso le prime sentenze nell’ambito del processo “Genius”, scaturito da un’operazione che condusse, nell’estate del 2009, all’arresto di due alti funzionari del Genio Civile nisseno e dei vertici dell’azienda romana “Safab s.p.a.”. L’assoluzione è stata disposta per Antonio Castiglione, ex reggente del Genio Civile. Stando al verdetto, infatti, l’imputato non avrebbe richiesto alcun pagamento illecito ai dirigenti della “Safab s.p.a.” allo scopo di garantire la favorevole risoluzione di alcune controversie sorte sugli appalti legati alla realizzazione della diga “Disueri” di Gela.
Paolo Ciarrocca e Fabio Vargiu, dipendenti della società di costruzioni romana, invece, sono stati condannati ad un anno e un mese di reclusione per aver materialmente proposto il pagamento non dovuto. I fratelli Ferdinando e Luigi Masciotta, già componenti del consiglio d’amministrazione dell’importante azienda, sono stati rinviati a giudizio: i loro legali, infatti, hanno ritenuto opportuno affrontare il prossimo dibattimento, senza scegliere eventuali riti speciali. Santo Giusti, altro imputato nel processo, dovrà ancora attendere. La sua richiesta di patteggiare la pena, infatti, non ha trovato il giudizio favorevole del gup Marcello Testaquatra e per tale ragione lo stesso ha richiesto di essere giudicato attraverso il rito abbreviato.
Stando all’accusa, Giusti sarebbe stato il vero destinatario delle presunte mazzette versate dai dirigenti della “Safab s.p.a.”, ammontanti a ventimila euro su un totale pattuito di 110 milioni. Il dibattimento si aprirà, quindi, solo per Ferdinando e Luigi Masciotta. Continua, così, il complesso rapporto fra la “Safab s.p.a.” e le procure siciliane: il nome dell’azienda appare anche nei faldoni della maxi inchiesta “Iblis”, condotta dalla Dda di Catania.
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