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Cronisti minacciati: presentato a Milano il Rapporto 2010 di Ossigeno

Di redazione* il . Lombardia, Progetti e iniziative

“Un’attività importante per far conoscere questi dati alla nostra categoria, ma anche per sensibilizzare l’opinione pubblica che non è abbastanza informata” così Letizia Gonzales, presidente dell’OdG lombardo ha definito il lavoro di “Ossigeno per l’informazione” in occasione della presentazione a Milano del Rapporto 2010 sui cronisti minacciati in Italia. 

Il rapporto ricostruisce una mappa dei giornalisti che hanno ricevuto minacce e intimidazioni in tutte le Regioni italiane, raccogliendo le testimonianze dirette delle vittime. Un’opera di documentazione preziosa, che non a caso vede la partecipazione congiunta di Ordine dei Giornalisti e Federazione Nazionale della Stampa, rappresentati a Milano oltre che da Letizia Gonzales, da Enzo Iacopino, presidente dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti e da Giovanni Negri, presidente dell’Associazione Lombarda Giornalisti. 

Alberto Spampinato, direttore di Ossigeno per l’Informazione, ha evidenziato le dimensioni del fenomeno in Italia: almeno 12 giornalisti sotto scorta, 78 casi di minacce raccolti dal Rapporto, che però sono solo quelli noti perché denunciati all’autorità giudiziaria. Considerando che in 23 casi le minacce sono collettive si possono considerare almeno 400 i giornalisti coinvolti. Ma i casi noti e denunciati sono solo la punta di un iceberg. Roberto Morrione, di Libera Informazione, associazione tra i promotori di Ossigeno, ha sottolineato la condizione di solitudine in cui vengono a trovarsi i giornalisti minacciati, che spesso sono isolati anche all’interno delle redazioni.

Una condizione ancora più difficile, come ha sottolineato Luigi Ferrarella del Corriere della Sera, per i tanti giovani free lance o precari dell’informazione, che non hanno alcuna forma di protezione professionale ed economica. Una situazione difficile che riguarda innanzitutto regioni come Campania, Calabria e Sicilia dove la criminalità organizzata è più presente sul territorio, ma è in aumento anche nelle regioni del Nord a partire proprio dalla Lombardia. 

Un altro importante aspetto affrontato nell’incontro di Milano è quello delle richieste di risarcimento che, come ha ricordato Spampinato: “con il carattere di abuso legale che spesso rappresentano, costituiscono esse stesse una diffusa forma di intimidazione e di censura nei confronti dei giornalisti”.  Spampinato indica anche un obiettivo: “Arrivare ad una legislazione che garantisca più attivamente il diritto-dovere dei giornalisti di fornire le informazioni all’opinione pubblica e, allo stesso tempo, il diritto dei cittadini di essere informati”.

* tratto da odg.mi.it

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