Rassegna Stampa (15 – 31 marzo 2008)
Erano in centomila a Bari lo scorso 15 marzo per rinnovare il loro impegno contro le mafie. A raccontarlo per tutti quelli che a Bari non c’erano a più riprese e in modi diversi, i mezzi di comunicazione, nazionali e locali, che attraverso gli occhi attoniti degli inviati hanno scoperto una Bari diversa, forse cambiata. E dopo il 15 marzo molto altro è accaduto. A partire dalla sentenza sull’omicidio di Graziella Campagna (ergastolo per i due imputati) sino alla notizia che arriva da da Gela: ci sono sentenze che non sono ancora state scritte da anni, e intanto i boss sono liberi. Ma una società civile che si ribella a Catania, dove un imprenditore di arance isolato dalle mafie per aver denunciato il pizzo, si rivolge alla giustizia e all’antiracket e la risposta di tanti giovani non tarda ad arrivare. Così nasce la raccolta Arance Libere e la notizia fa il giro dell’Italia. Purtroppo anche molte notizie di morte. In Calabria ci sono arresti, intimidazioni ma soprattutto si torna a sparare; una bambina è in coma da giorni. E forse non si è trattato di un semplice regolamento di conti.
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