Dove sono Nidal e Haitham? 30 giorni per la libertà di stampa, la campagna di Amnesty
30 giorni per la libertà di stampa. Fino al 3 maggio, Giornata mondiale della libertà di stampa, puoi partecipare alla nuova maratona di raccolta firme a sostegno della libertà d’informazione.
L’iniziativa è dedicata a quattro giornalisti che hanno messo a rischio la propria vita solo per svolgere il loro lavoro.
Firma un appello, cambia una vita.
Giornalisti palestinesi scomparsi
Nidal al-Waheidi e Haitham Abdelwahed hanno 25 e 31 anni e sono entrambi giornalisti per dei canali d’informazione indipendenti della Striscia di Gaza occupata. Lo scorso 7 ottobre stavano documentando l’attacco guidato da Hamas in territorio israeliano quando sono stati arrestati. Da allora, le autorità israeliane si rifiutano di rivelare le ragioni del loro arresto e il luogo in cui sono detenuti.
La loro sparizione non è un caso isolato. Sono oltre 800 le segnalazioni di persone scomparse nella Striscia di Gaza occupata solo dal 7 ottobre all’11 dicembre, ma il numero potrebbe essere molto più alto. Chi è stato scarcerato ha denunciato gravi maltrattamenti. Casi di tortura, umiliazioni e trattamenti degradanti sono stati ampiamente condivisi online. Anche Nidal e Haitham, in questo momento, potrebbero essere torturati.
Chiediamo alle autorità israeliane di rendere immediatamente noto dove si trovano e di garantire loro un trattamento umano e la possibilità di difendersi.
Il testo dell’appello
Pubblico ministero militare
Brig. Gen. Yifat Tomer-Yerushalmi
Email: Pazar@idf.il
Gentile Brig. Gen. Yifat Tomer-Yerushalmi,
Le scrivo per esprimere la mia grave preoccupazione per la sparizione forzata di Nidal al-Waheidi e Haitham Abdelwahed, due giornalisti della Striscia di Gaza occupata di cui non si hanno notizie dal 7 ottobre 2023. Il loro arresto è stato ampiamente documentato quel giorno, mentre stavano seguendo gli attacchi di Hamas dal varco di Beit Hanoun/Erez.
Il 22 ottobre e il 2 novembre, sei organizzazioni per i diritti umani con sede in Israele hanno presentato due petizioni urgenti alla Corte suprema chiedendo che venissero fornite informazioni su centinaia di palestinesi della Striscia di Gaza occupata detenuti in Israele, compresi i due giornalisti, e sulle basi legali della loro detenzione e sollecitando la scarcerazione di quelli detenuti illegalmente.
Trascorsi due mesi e mezzo dalla scomparsa dei due giornalisti, le loro famiglie, i loro colleghi e amici, la maggior parte dei quali vivono nella Striscia di Gaza assediata, tra incessanti bombardamenti israeliani e frequenti blackout delle comunicazioni, non stanno ricevendo alcuna informazione dalle autorità israeliane, nemmeno la conferma che sono ancora in vita.
I timori delle famiglie sono esacerbati dalla conferma, fornita dall’esercito israeliano nel novembre 2023, che due lavoratori della Striscia di Gaza erano morti mentre erano in custodia dei militari israeliani. Il 18 dicembre, l’esercito israeliano ha riferito al quotidiano israeliano “Haaretz” che “un certo numero” di detenuti della Striscia di Gaza era morto in carcere presso le strutture detentive militari dell’aeroporto di Beersheba, noto anche come Sdeh Teyman, dove centinaia di palestinesi di Gaza sono trattenuti in condizioni che violano il divieto di tortura e di altri maltrattamenti.
Alla luce delle strazianti testimonianze di torture e di altri maltrattamenti rese note da detenuti scarcerati e dell’incertezza e dell’angoscia che vivono le famiglie dei due giornalisti, La esorto a rendere immediatamente noto dove si trovano Nidal al-Waheidi e Haitham Abdelwahed, a spiegare le basi legali della loro detenzione, a garantire loro un trattamento umano, compreso l’accesso alle cure mediche e la protezione dalla tortura e da altri maltrattamenti, e concedere loro di incontrare gli avvocati nominati dalle loro famiglie.
Distinti saluti
Info: Amnesty International Italia
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Giornalista messicano in pericolo. Firma l’appello di Amnesty International
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