Prevenire e contrastare la corruzione per diffondere la cultura della buona amministrazione
Martedì 23 aprile nella conferenza online “Prevenire e contrastare la corruzione: un impegno comune”, promossa da AP- approfondimenti si sono confrontati: il presidente dell’ANAC, Giuseppe Busia, il professore di Scienza Politica dell’Università di Pisa, Alberto Vannucci, Valentina Donini, docente della Scuola Nazionale dell’Amministrazione e Andrea Bosi, assessore del comune di Modena e vicepresidente di Avviso Pubblico.
I temi affrontati
Il dibattito, moderato da Mario Portanova, giornalista del Fatto quotidiano ha centrato l’attenzione su diverse declinazioni del tema della corruzione: si è partiti da un’analisi degli strumenti messi a disposizione dalla legge 190/2012, passando per una lettura delle modifiche politiche intercorse negli ultimi anni in confronto con le recenti normative europee approvate sulla materia.
Dalle strategie che è necessario vengano adottate in rete tra i soggetti coinvolti nelle operazioni più a rischio di cadere nelle maglie di meccanismi corruttivi, si è giunti ad un focus sulla quotidianità nella gestione dei processi di prevenzione e monitoraggio attuati nei territori.
Le domande
Non sono mancati spunti di riflessione e domande ai relatori da parte dei partecipanti. In particolare, il professor Rocco Sciarrone ha ricordato come sia atavico e persistente il rapporto tra mafie e corruzione come porta di ingresso della criminalità organizzata all’interno delle progettualità dei comuni.
Le conclusioni
Le osservazioni portate dall’esperienza diretta dei relatori hanno portato alla condivisa conclusione sulla necessità che il confronto e la discussione sul tema continui in tutti gli ambiti nei quali la lotta alla corruzione non debba essere vista come un freno all’azione politica amministrativa, ma la base per riuscire a lavorare nella maniera più trasparente, efficace e rapida nel rispetto delle comunità amministrate.
Rispetto ad una visione volta solo alla velocità di ottenimento dei risultati in deroga a principi fondamentali di legalità, si è richiamata la volontà a ristabilire l’importanza delle regole come principio in grado di riformulare un rapporto di fiducia tra chi rappresenta il potere politico e svolge funzioni amministrative nei territori e le parti sociali, economiche, cittadine e cittadini amministrati.
L’impegno collettivo è quello di diffondere una cultura della buona amministrazione che parta, si alimenti e arrivi ad ottenere obiettivi concreti attraverso processi chiari e corretti.
Per approfondire rivedi la registrazione della conferenza.
Strategie per prevenire la corruzione: i tre fattori da cui partire
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