La mafia nel business della ricostruzione dell’alluvione del 2008

Un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di sette persone che ipotizza i reati di associazione mafiosa e intestazione fittizia di beni è stata eseguita la notte scorsa da carabinieri nella provincia di Messina.

Le indagini del Ros avrebbero accertato che gli indagati, indicati come appartenenti al clan mafioso dei Mazzarroti, erano riusciti ad inserirsi in alcuni appalti pubblici in alcuni territori colpiti dall’alluvione del 2008, che ha interessato i comuni di Mazzarrà Sant’Andrea e Furnari. Secondo l’accusa gli arrestati erano riusciti ad ottenere appalti servendosi dell’appoggio di alcuni amministratori pubblici.

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Sono cominciati stamani gli interrogatori delle persone arrestate ieri dai carabinieri  nell’operazione ‘Torrente’ per infiltrazioni mafiose nei lavori di messa in sicurezza del territorio iniziati dopo l’alluvione del 2008 a Furnari e Mazzarrà Sant’Andrea. Oggi sarà sentito dai magistrati l’ex sindaco di Furnari Salvatore Lopes, 59 anni, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa.

Oltre a lui sono stai raggiunti dall’ordinanza di custodia cautelare in carcere il boss Carmelo Bisognano e Tindaro Calabrese, entrambi già in carcere, gli imprenditori, Leonardo Arcidiacono, Salvatore Genovese, Sebastiano Geraci, Roberto Munafò e Teresa Truscello.