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Presentato il Rapporto Caritas – Migrantes del 2010

Di Rosanna Picoco il . Atti e documenti

Un anno importante
il 2010, un momento di cambiamento su molti fronti, e il Dossier Statistico
sull’Immigrazione della Caritas/Migrantes, ormai alla ventesima pubblicazione,
mostra un segno evidente di questa svolta anche per il fenomeno delle
migrazioni.

Il 2010 è 
l’anno di Rosarno, del Primo Marzo – il primo sciopero degli
stranieri in Italia – e solo poche settimane fa di un protesta
simbolica a Castelvolturno contro il caporalato. Gli stranieri che lottano
per i loro diritti, ma anche nostri.

Per una
cultura dell’altro
è il titolo della ventesima pubblicazione del
Rapporto,  ideato e fondato da Monsignor Luigi Di Liegro nel 1990.
In questi venti anni è diventato un punto di riferimento semplice
e attendibile per chiunque voglia saperne di più di questo fenomeno.

Nelle parole
di Franco Pittau, il coordinatore del Dossier, è emersa con chiarezza
l’importanza che assume l’altro, la sua cultura e la sua diversità.
“Solo quando ci uniremo con gli stessi obiettivi, supereremo la fase
di stanchezza che l’Italia sta vivendo”, perché l’immigrazione è
un fenomeno che apporta valore e produce ricchezza nel nostro Paese,
che negli ultimi anni vive in affanno e fatica a emergere.

A rafforzare
questa tesi, ci sono i numeri e i dati statistici raccolti nel Dossier,
che evidenziano quanto sia importante una corretta informazione sul
fenomeno per sfatare il falso mito che gli stranieri rubano il lavoro
agli italiani. Uno slogan fatto proprio da una certa propaganda politica,
che ignora il fatto che l’immigrazione stia diventando la colonna portante
dell’economia italiana.

Non è 
più un dato trascurabile l’apporto degli stranieri nella vita
economica e per questo la politica deve aggiornare l’agenda pubblica
e cercare di dare le risposte che servono, con la consapevolezza che
l’Italia è già un Paese di immigrazione.

La politica
deve investire nell’integrazione e nell’inclusione sociale ed essere
in grado di far emergere dalla clandestinità gli stranieri, un lavoro
vero è l’unica arma che abbiamo per togliere un grossa fetta di guadagno
alla criminalità organizzata. Sulla clandestinità, sul mercato nero
del lavoro, sul traffico di esseri umani, sono le mafie ad avere il
maggiore guadagno.

Il lavoro ancora
una volta al centro del dibattito, il lavoro che dà dignità 
agli esseri umani.

Mariella Zezza,
Assessore Regionale al Lavoro e alle Politiche Sociali, ha confermato
come siano in aumento le imprese di stranieri, tanto che la Regione
Lazio si trova al quinto posto nella classifica nazionale.

Partendo da
questo dato, infatti, la Giunta Regionale ha deciso di pubblicare un
bando per sostenere le imprese, rivolto agli over 45 e agli immigrati,
agevolati dalla possibilità di avere una traduzione di tutti gli atti
per partecipare alla richiesta di finanziamento.

L’immigrazione
rappresenta un processo irreversibile e non unilaterale, con l’impegno
di tutte le parti sociali coinvolte e della politica è possibile valorizzare
la diversità e creare una società più giusta. Una società non escludente,
ma inclusiva, capace di realizzare la giustizia sociale e dare dignità
umana.

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