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Atlante delle emozioni umane

UTET il . Recensioni

Da Accidia a Wanderlust, una guida emozionante ai territori noti, ignoti e nascosti dell’animo umano.

«L’Atlante di Watt Smith è molto più che un libro di curiosità lessicali. Oltre alla geografia, ci mostra come le emozioni abbiano una storia, e siano esse stesse storie.» Stefano Bartezzaghi

Siamo tutti in grado di riconoscere la differenza tra rabbia e paura, tra desiderio e invidia. Sappiamo distinguere l’affetto dall’amore, il rimpianto dal rimorso, l’euforia dalla felicità. Ma lo spettro delle emozioni umane è ancora più sfumato di così: esistono sensazioni che tutti noi abbiamo provato, stati d’animo molto precisi e inconfondibili, e a cui però spesso non abbiamo saputo dare un nome.

Eppure in qualche angolo del mondo, in qualche lingua a noi ignota, esiste una parola che li definisce: per esempio, gli inuit chiamano iktsuarpok il miscuglio di ansia, nervosismo, eccitazione e felicità che prova chi aspetta l’arrivo di ospiti a casa, o la risposta a una mail importante; per i finlandesi, kaukokaipuu è l’inspiegabile nostalgia per un posto dove non siamo mai stati: gli spagnoli chiamano vergüenza ajena l’imbarazzo empatico di chi assiste alle figuracce altrui.

Tiffany Watt Smith attraversa storia, antropologia, scienza, arte, letteratura e musica in cerca delle espressioni con cui le culture di tutto il mondo hanno imparato a definire le proprie emozioni, e nel frattempo ci rivela come siano complesse e sorprendenti anche quelle che credevamo di conoscere bene. Di parola in parola veniamo risucchiati nel caleidoscopio di questo libro divertente, colto e curioso, metà enciclopedia e metà atlante, che mentre mappa le differenze affettive tra i popoli ci ricorda che proprio nell’universalità di ciò che proviamo ci scopriamo uguali.

Tiffany Watt Smith
Atlante delle emozioni umane
156 emozioni che hai provato, che non sai di aver provato, che non proverai mai
UTET, 2024
Pagg. 384/e 18,00

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