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Il ritorno del Re Mida

Di Peppe Ruggiero il . Campania

Ci risiamo. Il Re Mida è tornato. E quello che tocca diventa oro. Solo dieci giorni e in Campania tutto sarà risolto. Ci pensa Bertolaso. Parola del Presidente del Consiglio. Che stupidi siamo stati noi cittadini campani a pensare che era ritornata l’emergenza rifiuti. Il piano funziona, le colpe erano degli esagitati ed eversivi che
protestavano a Terzigno. Che bel paese e’ l’Italia. Tutto viene semplificato. Basta un colpo di spugna e si ritorna nel paese delle meraviglie. Discariche che sono a norma. Inceneritore che funziona perfettamente. E se guardiamo al futuro già è pronto il plastico da Bruno Vespa con giardini e parchi pubblici, e tanto verde sulle cave e discariche.

Non è possibile prendere in giro, ancora una volta i cittadini campani. Come se 16 anni di emergenza non fossero esistiti. Caro Presidente  un paese senza memoria, è un paese di plastica. E allora Presidente Le vogliamo ricordare un nome: Mimmo Beneventano. Sicuramente non Le dirà nulla. Il prossimo 7 novembre saranno 30 anni dall’omicidio del giovane medico lucano, consigliere comunale comunista ad Ottaviano, a pochi metri da Terzigno. Da politico stava denunciando le mani sul Vesuvio, gli interessi speculativi edilizi e lo sversamento illegale di rifiuti gestiti della camorra di Raffaele Cutolo sull’allora nascente Parco Nazionale del Vesuvio.

Mimmo fu ucciso barbaramente sotto casa della madre. Dava fastidio. Lasciava tre passioni: la politica, la medicina e la poesia. Le sue denunce e la sua barbara uccisione portarono alla nascita del Parco Nazionale del
Vesuvio. Una morte oggi infangata dall’apertura di quelle due discariche sul Vesuvio. Crediamo che sia  giusto ricordarlo. Senza enfasi e retorica. E per ribadire che lo Stato e la classe politica hanno oramai  perso la loro credibilità. In modo trasversale. In 16 anni solo immobilità assoluta. Le uniche cose riutilizzate, riciclate sono le parole. Differenziate nel tempo. Una credibilità che non si puo’ pensare di riacquistare con la violenza, da qualsiasi parte provenga.Ed ancora peggio farlo con le ennesime, immancabili promesse.

In questi sedici anni non c’è stata una discarica, un impianto che abbia funzionato rispettando le norme di sicurezza. Guardiamo l’inceneritore di Acerra e alle parole del Generale Mario Morelli, responsabile dell’Unità stralcio e della Struttura per l’emergenza rifiuti in Campania, che parlando la settimana scorsa – in audizione in commissione Ecomafie – a proposito del funzionamento del termovalorizzatore  ha detto “ha ripreso a funzionare  la seconda linea che per un mese è stata ferma per delle crepe all’interno della caldaia, poi ricucite” con una specie di termosaldatura. Un inconveniente, dice il generale, quello sulla seconda linea che “ha lasciato perplessi i tecnici. Certo se si dovesse ripetere anche sull’altra si potrebbe pensare a un  problema strutturale”. Caro Presidente alle ecoballe non ci crede piu’ nessuno. Fermatevi. Anche nel nome e nel ricordo di Mimmo Beneventano. Piccolo eroe italiano. E vesuviano.

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