Magistratura democratica e AreaDG sulla vicenda di Ilaria Salis
La vicenda di Ilaria Salis, incarcerata in Ungheria e mostrata al suo arrivo in un’aula di giustizia incatenata alle mani e ai piedi e trascinata con una sorta di guinzaglio, è sintomatica di un vergognoso arretramento dello Stato di diritto in un Paese dell’Unione europea.
L’adesione all’Unione europea comporta la condivisione di principi giuridici e di civiltà la cui violazione impegna tutti alla denuncia e al contrasto, in particolare coloro che rivestono ruoli politici e di rappresentanza nazionale.
Magistratura democratica chiede che queste violazioni di diritti fondamentali, che colpiscono, insieme, Ilaria Salis e tutti i cittadini europei, siano prontamente denunciate dal Governo italiano e dalla Commissione europea.
La vicenda che si sta svolgendo in Ungheria che le immagini e le notizie di questi giorni mostrano in tutta la sua evidenza, ci dice che la difesa dello stato costituzionale di diritto, per evitare derive incompatibili con la nostra civiltà, è interesse di tutti cittadini e dovere specifico di tutti i giuristi.
L’Esecutivo di Magistratura democratica
In solidarietà di Ilaria Salis
Ilaria Salis è una maestra elementare.
È detenuta in un carcere di Budapest dal febbraio dello scorso anno con l’accusa di aver aggredito dei dimostranti nel corso di un raduno neonazista dedicato al “Giorno dell’Onore”.
Ogni anno, infatti, movimenti di estrema destra, neonazisti e neofascisti si riuniscono a Budapest, spesso inneggiando slogan antisemiti e ispirati alle ideologie naziste.
Ilaria Salis è accusata di aver procurato alle vittime ferite guaribili in sette giorni, proprio nel corso degli scontri avvenuti nel corso della detta manifestazione, nonché di far parte di una organizzazione terroristica, e rischia una pesante condanna detentiva.
Tutti noi abbiamo assistito alle immagini che la vedono ‘ammanettata a guinzaglio’ al processo e, secondo quanto dichiarato dai suoi genitori e dai suoi avvocati, anche le condizioni di detenzione, soprattutto nella fase iniziale della custodia, sono state inumane e degradanti.
Riteniamo, in linea con i principi costituzionali e del diritto internazionale, che l’accertamento di eventuali reati non può e non deve mai travalicare il rispetto per la dignità umana.
Quali magistrati riteniamo di doverci associare all’appello affinché ad Ilaria Salis sia garantito un processo giusto ed equo e condizioni dignitose e non umilianti.
Chiediamo ai colleghi, quale visibile segno di solidarietà, di astenersi dal partecipare agli scambi in corso di svolgimento in Ungheria, nell’ambito del circuito dell’EJTn e di boicottare, ove qualificati, la finale della manifestazione Themis che si terrà proprio a Budapest.
Il Coordinamento nazionale di Area Democratica per la Giustizia
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