Piersanti Mattarella, il ricordo al Giardino della memoria. Scoperta la nuova targa
Da questa mattina nel Giardino della memoria di Ciaculli, a Palermo, bene confiscato alla mafia e gestito da Assostampa Sicilia con il Gruppo cronisti siciliani e l’Associazione nazionale magistrati di Palermo ci sono una nuova targa e un nuovo albero dedicati a Piersanti Mattarella, il presidente della Regione siciliana assassinato dalla mafia il 6 gennaio di 44 anni fa. Scoperta dai figli Maria e Bernardo la nuova targa si trova accanto a un albero d’ulivo piantato pochi giorni fa, grazie alla collaborazione della Regione siciliana, Dipartimento sviluppo rurale, che ha donato l’albero.
Il tempo incerto non ha disturbato la manifestazione che ha avuto inizio poco dopo le dieci con il saluto del segretario regionale dell’Assostampa Giuseppe Rizzuto: “Magistrati e giornalisti insieme hanno avuto assegnato dal Comune di Palermo il Giardino della Memoria di Ciaculli, due professioni differenti ma che hanno uno stesso obiettivo: la ricerca della verità. Riteniamo importante in questo momento rivolgere un appello al mondo politico perché mantenga ai giornalisti la libertà di potere raccontare i fatti”.
E’ intervenuto quindi il presidente della sezione di Palermo della Anm, Giuseppe Tango, che con il Gruppo cronisti siciliani gestisce il Giardino della memoria: “Più che fare memoria oggi dovremmo compiere un memoriale. Fare memoria è ricordare un’assenza, compiere un memoriale è, invece, un ricordare per rendere presente quel fatto o quella persona. E noi riusciremo a rendere presenti questi grandi uomini solo se nel compimento delle nostre azioni quotidiane, all’interno e all’esterno dei nostri uffici, riusciremo a incarnarne i valori e a seguirne l’esempio” Piersanti Mattarella è stato un esempio luminoso per fare comprendere che un modo di amministrare la res publica è possibile ” ha detto Tango. Presente alla cerimonia anche il segretario dell’Anm Palermo Cinzia Soffientini.
Quindi Alessandra Costante, segretaria generale della Federazione della Stampa ha ricordato l’importanza che magistrati e giornalisti svolgono nella realtà democratica del nostro paese: “Nelle radici di questi alberi dedicati a vittime di mafia, dobbiamo trovare la forza per guardare al futuro. Dopo 44 anni ne sappiamo ancora poco dell’omicidio di Piersanti Mattarella, il presidente della Regione Siciliana ‘delle carte in regola’, e ne sapremmo meno se i giornalisti, che oggi vedono molto a rischio la libertà del loro lavoro, non avessero cercato notizie da scrivere e pubblicare per informare i cittadini” – ha detto la segretaria della FNSI che ha concluso: “Piersanti Mattarella diceva che bisogna avere il coraggio di ‘alzare i veli’. Con questa norma che mette il bavaglio ai cronisti, ci stanno dicendo che bisogna calare il velo. L’esempio di Piersanti Mattarella che il velo voleva alzarlo, sollevarlo ci deve dare la forza per continuare a fare il nostro lavoro, che è quello di informare i nostri lettori senza censure né bavagli”.
Subito dopo Luigi Perollo ha letto un messaggio dell’arcivescovo Lorefice indirizzato alla famiglia Mattarella.
Il sindaco Roberto Lagalla ha chiuso gli interventi ricordando il grande debito di riconoscenza che la città di Palermo ha verso Piersanti Mattarella. Questo è stato il filo conduttore di tutti gli oratori in cui è stata sottolineata l’importanza del ruolo svolto da Piersanti Mattarella dovuto soprattutto all’esempio dal lui portato nel corso della sua esperienza politica.
La presidente del consiglio regionale di Assostampa Tiziana Tavella, infine, ha letto una sintesi dell’intervento di Piersanti Mattarella al congresso dell’Associazione siciliana della stampa tenuto nel 1979 a Cefalù.
Oltre ai figli di Piersanti Mattarella, Maria e Bernardo e al il sindaco di Palermo Roberto Lagalla sono stati presenti il presidente della commissione regionale Antimafia Antonello Cracolici, il prefetto di Palermo Massimo Mariani, il questore Vito Calvino, il presidente della seconda circoscrizione Giuseppe Federico. Numerosa la rappresentanza dei magistrati con Piergiorgio Morosini, presidente Tribunale di Palermo, il presidente di sezione della Corte d’appello di Palermo Giacomo Montalbano, Claudia Caramanna, procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Palermo, Annamaria Picozzi, procuratore aggiunto, Leonardo Agueci, presidente della Fondazione Progetto Legalità, che gestisce il “bunkerino” – Museo Falcone-Borsellino. Così come le forze di polizia: il generale Luciano Magrini, comandante provinciale dei carabinieri, il generale B. Domenico Napolitano, comandante provinciale della guardia di finanza e il comandante della polizia municipale di Palermo Angelo Coluciello. Presenti inoltre la presidente del Gruppo cronisti siciliani Claudia Brunetto, la presidente del consiglio regionale Tiziana Tavella, la presidente del Gruppo pensionati Claudia Mirto, i consiglieri nazionali della FNSI Giancarlo Macaluso e Roberto Ginex, mentre l’Ordine dei giornalisti è stato rappresentato dal consigliere Franco Nicastro.
La sintesi dell’intervento di Piersanti Mattarella al congresso di Assostampa nel 1979
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