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Il “mondo capovolto” nell’Italia che non rispetta la Costituzione antifascista

Giuseppe Giulietti * il . Costituzione, Diritti, Informazione, Istituzioni, Lombardia, Memoria

Del libro scritto dal generale Vannacci non condividiamo nulla, tranne il titolo. Il mondo è davvero capovolto.

Chi, come lui, ha spergiurato sulla Costituzione diventa, infatti, Capo di Stato Maggiore.

Chi difende la Costituzione antifascista viene pestato, i camerati si nascondono dietro le divise. Il cittadino che ha onorato la “Costituzione” gridando “viva l’Italia antifascista” viene identificato, chi conserva in casa il busto di Mussolini é diventato presidente del Senato e si affaccia dal palco principale de La Scala.

Chi marcia per la pace viene indicato al pubblico ludibrio, chiamato “terrorista”, chi sostiene guerre, terrore e vende le armi ai regimi di ogni colore, si auto rappresenta come pacifista.

Chi, come il collettivo Lucha y Siesta tenta, ogni giorno, di salvare le vite di donne in difficoltà, rischia di essere sfrattato su disposizione della Regione Lazio. Poi ci sono i fascisti di Casapound, che hanno da anni occupato un palazzo in pieno centro storico e vivono sereni e  ben protetti dai camerati di governo.

Chi scaglia querele bavaglio contro autori, disegnatori, giornalisti, come hanno fatto la Presidente Meloni e il suo vice Salvini, non si presenta mai in Tribunale, chi è stato intimidito e minacciato non può neppure guardare in faccia il suo “molestatore”.

Chi salva, ogni giorno, le vite degli altri, viene insolentito e accusato di essere complice degli scafisti, chi firma gli accordi con gli scafisti vorrebbe essere chiamato “statista”.

Si potrebbe continuare all’infinito.

Si, il mondo é davvero capovolto.

Per questo lunedì prossimo a Roma (in via San Teodoro 42) Articolo 21 ha deciso di consegnare le tessere “ onorarie” a donne e uomini che hanno davvero difeso la Costituzione antifascista. Sarà una grande iniziativa a sostegno del pensiero critico e contro ogni bavaglio.

Una delle tessere la invieremo a Marco Vizzardelli, il giornalista che ha gridato “viva l’Italia antifascista” dal loggione del teatro La Scala.

Lui è stato identificato dalla Digos, ora sarà il caso di identificare anche chi ha dato questa disposizione, perché la Costituzione antifascista è ancora vigore.

Proprio per questo ci attendiamo, come ha proposto il portavoce di Articolo 21 della Lombardia, Danilo de Biasio, che il Comune di Milano voglia assegnare a Marco Vizzardelli l’Ambrogino d’oro.

* Coordinatore Articolo 21

La vignetta è di Alekos Prete

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