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Sistema Montante, prescrizione per 8 imputati, tra cui il Presidente della Regione Sicilia Schifani

Redazione il . Corruzione, Giustizia, Istituzioni, Mafie, Politica, Sicilia

Lo ha comunicato stamane il tribunale di Caltanissetta.

Nel processo sul cosiddetto “sistema Montante”, l’ex presidente di Sicindustria condannato per associazione per delinquere finalizzata alla corruzione e accesso abusivo al sistema informatico, il presidente del tribunale di Caltanissetta Francesco D’arrigo ha comunicato stamane che sono giunti i termini di prescrizione per otto imputati tra i quali l’attuale presidente della Regione Renato Schifani, accusato di rivelazione di segreto d’ufficio.

Gli altri imputati per i quali è scattata la prescrizione sono il colonnello dei carabinieri Giuseppe D’Agata, il caporeparto dell’Aisi Andrea Cavacece, il tributarista Angelo Cuva, l’ex direttore dell’Aisi Arturo Esposito, il sindacalista Maurizio Bernava e i fratelli Andrea e Salvatore Calì, imprendiotri nel settore sicurezza.

I difensori degli otto imputati dovranno intervenire nelle prossime udienze per comunicare se la prescrizione verrò accettata oppure intendono continuare il processo.

Fonte: Ansa, Sicilia


Scattata la prescrizione, Schifani esce dal processo “Montante bis”

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Il presidente della Regione Renato Schifani esce dal processo “Montante bis”. La sua posizione è stata dichiarata prescritta. Il presidente del tribunale di Caltanissetta Francesco D’Arrigo ha letto stamani un’ordinanza al termine dell’udienza.

In realtà Schifani potrebbe ancora restare nel processo, ma dovrebbe rinunciare alla prescrizione puntando ad un’assoluzione nel merito. I suoi legali, gli avvocati Roberto Tricoli e Sonia Costa, si limitano a dire che “valuteremo la situazione con il presidente”.

Le ipotesi di reato

Concorso in associazione a delinquere e rivelazione di segreti d’ufficio sono i capi di imputazione per Schifani. Il governatore nel 2015 avrebbe appreso dell’esistenza dell’inchiesta su Montante da Arturo Esposito, ex direttore dell’Aisi e generale, grazie alla veicolazione di Andrea Grassi, ex direttore della prima divisione dello Sco. Appresa la notizia, Schifani la avrebbe fatto sapere a Cuva affinché informasse il colonnello Giuseppe D’Agata che quest’ultimo capo centro della Dia di Palermo, fosse sotto inchiesta.

Schifani – assieme a Esposito e Cuva – è anche imputato per avere riferito al professore Cuva, dopo averlo appreso sempre da Esposito, che erano state disposte delle intercettazioni nei confronti della moglie di D’Agata. Nel troncone principale, però, Grassi è stato assolto in appello dopo che in primo grado aveva avuto 1 anno e 4 mesi. Il dibattimento bis sul “Sistema Montante” si è trasformato in un maxi processo. Sotto accusa i rapporti tra l’ex potente presidente di Sicindustria, politici e rappresentanti delle istituzioni.

Gli altri imputati

Oltre a Montante, anche l’ex presidente della Regione Rosario Crocetta, gli ex assessori Linda Vancheri e Mariella Lo Bello, l’ex commissario Irsap, Maria Grazia Brandara, gli imprenditori Giuseppe Catanzaro, Rosario Amarù e Carmelo Turco, l’ex vice questore aggiunto presso l’ufficio di frontiera di Fiumicino, Vincenzo Savastano, Gaetano Scillia ex capocentro Dia di Caltanissetta, Arturo De Felice ex direttore della Dia, Giuseppe D’Agata e Diego Di Simone Perricone, ex capo della security di Confindustria. Quando si seppe dell’indagine Schifani fece una nota di smentita: “Mi si contesta di avere favorito una persona con cui non ho mai avuto rapporti di amicizia e frequentazione”.

Barbagallo: “Schifani rinunci alla prescrizione”

Il segretario regionale del PD Sicilia, Anthony Barbagallo, ritiene che Schifani debba rinunciare alla prescrizione: “Per il peso che ha il presidente della Regione siciliana è il caso che rinunci alla prescrizione perché non ci possono essere residui, ombre e ambiguità di qualunque genere”.

Fonte: Live Sicilia



Processo Montante, già prescritti alcuni reati

Sistema Montante: unificati i due processi. Tra gli imputati anche Schifani

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