Ponticelli (NA) venerdì 10 novembre: “Abitare il quartiere contro la camorra”
Libera promuove la XIII Giornata in memoria delle vittime dell’11 novembre 1989.
Venerdì 10 novembre il quartiere di Ponticelli, nella periferia est di Napoli, ricorderà le vittime della “Strage del bar Sayonara”, il massacro che si consumò l’11 novembre del 1989.
L’iniziativa, arrivata alla sua XIII edizione, dedicata alla memoria di Gaetano De Cicco, Salvatore Benaglia, Domenico Guarracino e Gaetano Di Nocera, prevede laboratori didattici con gli studenti delle scuole della VI municipalità, diffusi in vari luoghi significativi del quartiere.
I laboratori del 10 novembre
Al Parco De Simone, laboratorio di lettura delle fiabe a cura della cooperativa Sepofà e il laboratorio di giochi a cura di Bimbi Spaziali. Presso la biblioteca Grazia Deledda saranno letti alcuni passaggi del libro “Cuori spenti. Storie di vittime innocenti” con Raffaele Sardo. Al contempo, l’associazione Noi@Europe gestirà un un laboratorio sull’attivismo civico e la cooperazione internazionale, TerradiConfine allestirà un info point sulle attività ed orari della biblioteca. L’atelier Re Mida Napoli allestirà un laboratorio di approccio ai materiali di scarto, utile alla sensibilizzazione al non spreco e quindi alla necessità di una corretta raccolta differenziata. A piazzetta Egizio Sandomenico laboratori artistici tra teatro e musica e street art con i Maestri di Strada, Trerrote, Song Art, TerradiConfine e TCK Movement.
Sempre lì, alle 12, avrà luogo un momento condiviso in ricordo delle vittime dell’11 novembre 1989.
L’iniziativa è organizzata dal presidio di Libera Ponticelli, Fondazione Pol.i.s., Coordinamento Campano familiari vittime innocenti della criminalità.
“La Strage del bar Sayonara ha segnato per sempre questo quartiere. In questi anni tanti luoghi rigenerati sono nati, partendo da lì ci riprendiamo ogni singolo metro di strada fino alla piazzetta che da luogo di morte diventa segno di speranza. Come ogni anno ci impegniamo a fare memoria e per farlo abiteremo il quartiere. Lo dobbiamo a Gaetano De Cicco, Salvatore Benaglia, Domenico Guarracino e Gaetano Di Nocera che persero la vita quel giorno”, dichiarano gli organizzatori.
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