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La domanda di droga continua ad essere forte in Italia

Piero Innocenti il . Criminalità, Dai territori, Droga, Forze dell'Ordine, Istituzioni, Mafie, SIcurezza

Messo da parte in sede di Commissioni Giustizia e Affari Costituzionali del Senato l’emendamento al decreto legge Caivano, (provvedimento finalizzato, tra l’altro, a contrastare il disagio giovanile e la criminalità minorile e già approvato nei giorni scorsi in Senato), che prevedeva l’esclusione dell’attenuante della lieve entità nello spaccio di stupefacenti, la manovalanza degli spacciatori tira un sospiro di sollievo e può continuare nella sua frenetica attività giornaliera per soddisfare la insaziabile “voglia” di droghe di tanta gente.

La domanda continua ad essere forte come si deduce dai quantitativi complessivi di stupefacenti sequestrati in questi primi nove mesi dalle forze di polizia e dalle dogane, oltre 55 tonnellate di cui poco più di 18 ton. di cocaina (DCSA, Dipartimento della Pubblica Sicurezza).

Curiosando tra i dati statistici provinciali elaborati il 3 ottobre scorso dalla DCSA, si rileva che Roma è tra le città metropolitane quella dove è stato sequestrato il quantitativo maggiore di stupefacenti, 8.818kg di cui circa 8kg di eroina, 681kg di cocaina (in buona parte intercettati su una nave nel porto di Civitavecchia), 7.261kg di hashish e 744kg di marijuana, con la denuncia all’autorità giudiziaria di 2.961 persone di cui 957 stranieri e 127 minorenni.

Milano segue in seconda posizione distanziata in tema di sequestri complessivi di stupefacenti (4.194kg in prevalenza hashish 2.783kg e marijuana 1.284kg) ma in pole position per quanto attiene alla denuncia per spaccio di stranieri, ben 1.371 sul totale di 1.988 persone complessivamente denunciate all’autorità giudiziaria di cui 70 minorenni.

Manovalanza straniera preponderante nello spaccio anche a Padova con 201 arrestati sul totale di 274 e a Bologna con 193 stranieri denunciati su 322 ed il sequestro complessivo nel 2023 di oltre 105kg di cocaina su 615kg complessivi di stupefacenti.

A Napoli, dove dopo tanti anni di intollerabile disattenzione istituzionale per il degrado urbano e la criminalità di strada, si sta registrando negli ultimi tempi (dopo il bruttissimo episodio di stupro di due minorenni di Caivano) una più incisiva attività di repressione e di riqualificazione del territorio; i 238kg di cocaina sequestrati nel 2023 – sul totale di 2.355kg di stupefacenti – indicano un buon consumo di tale sostanza ma anche di eroina (circa 7 i kg sequestrati). Poco spazio nell’area napoletana agli spacciatori stranieri, 79 quelli denunciati sul totale di 762 persone di cui 34 minorenni.

Permane un buon interesse della criminalità per le droghe sintetiche i cui sequestri a livello nazionale sono stati di circa 72kg in polvere ai quali aggiungere i 55kg sequestrati dai finanzieri al Valico di Brogeda nelle ultime ore (erano stati 102kg nell’intero 2022) e 13.202 in dosi, in prevalenza metamfetamine (superate le 10.530 del 2022), con il maggiore quantitativo di pillole, 6.050, a Firenze, seguita da Genova con 2.506 e Gorizia con 1.846 pasticche.

Il fenomeno di consumo delle droghe sintetiche nel nostro Paese “è ancora, tutto sommato, contenuto” come ha sottolineato la DCSA nella relazione annuale 2023 (con dati del 2022), precisando come la commercializzazione avvenga frequentemente attraverso siti che operano nel “dark web”, accessibili esclusivamente tramite sistemi di crittografia, sicuri a rendere molto difficoltosa l’identificazione delle persone coinvolte ed il tracciamento dei relativi pagamenti. Per il traffico/spaccio delle droghe sintetiche la componente straniera è rappresentata da filippini, cinesi, nigeriani e senegalesi.

Preoccupazione crescente anche per le cosiddette Nuove Sostanza Psicoattive (NPS), meno note agli operatori sanitari in quanto per molte di queste non sono ancora del tutto riconoscibili la sintomatologia, i meccanismi e le reazioni avverse; delle 76 NPS complessivamente intercettate nel 2022 su tutto il territorio nazionale, la DCSA nelle citata relazione annuale ha rilevato trattarsi per circa il 35% di molecole appartenenti alla classe dei catinoni sintetici e dei cannabinoidi sintetici.

Ben 76.075, infine, le piante di cannabis coltivate in casa, nei campi o nei giardini privati sequestrate in molte province (una novantina) con la conferma di una produzione domestica, curata in prevalenza dagli italiani, che si è andata estendendo in questi ultimi tempi (il picco dei sequestri degli ultimi cinque anni si è avuto nel 2018 con 524.904 piante) con una incidenza regionale che vede la Calabria in testa seguita dalla Sardegna e dalla Sicilia.

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