Legnano (MI) sabato 28/10: intitolazione di un giardino pubblico “alle bambine e ai bambini vittime innocenti della violenza mafiosa”
Si terrà sabato 28 ottobre a partire dalle 15,00 l’intitolazione di un giardino pubblico alle “bambine e bambini vittime innocenti della violenza mafiosa”, nell’area verde tra Via dei Bambini e Via dei Tessitori, a Legnano (MI).
È un appuntamento che si pone in continuità con il percorso di memoria e impegno che l’associazione Libera sta realizzando nel territorio legnanese, in collaborazione con il Comune, le scuole e la rete associativa e che ha visto lo scorso 21 marzo a Milano la partecipazione di migliaia di persone, provenienti da ogni parte d’Italia, al fianco dei famigliari delle vittime innocenti delle mafie.
Il Presidio di Libera a Legnano è nato due anni fa ed è stato intitolato ad Antonella Valenti, Ninfa e Virginia Marchese – tre bambine vittime innocenti della violenza criminale nel 1971 a Marsala, in provincia di Trapani – la cui storia rientra in quell’80% dei casi di vittime innocenti delle mafie che non hanno portato alla verità e giustizia completa.
Sarà proprio a loro e a tutte le bambine e i bambini vittime innocenti che verrà dedicato questo giardino, al fine di tenerne vivo il ricordo e stringere legami educativi e di coesione sociale nelle città, nelle aule scolastiche, nei luoghi di lavoro, nei beni pubblici e confiscati alla criminalità organizzata, in tutti gli spazi di aggregazione e animazione giovanili.
Perché coltivare insieme una memoria collettiva significa rinsaldare le azioni di prossimità e le maglie della comunità, come vero antidoto contro la prepotenza, la sopraffazione e la violenza criminale, ma anche contro l’indifferenza, lo smarrimento e la rassegnazione.
In un momento in cui la comunità internazionale è afflitta da conflitti e guerre e la speranza della pace non deve mai venire meno. E per tenerla simbolicamente viva, ai partecipanti sarà consegnato un bulbo di fiore da portare e piantare nelle proprie case.
Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie
Presidio di Legnano (MI) “Antonella Valenti, Ninfa e Virginia Marchese”
e-mail: pres.legnano@territoriale.libera.it
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Antonella Valenti, Ninfa e Virginia Marchese
Il 22 ottobre del 1971 tre bambine spariscono a Marsala. Si tratta di Antonella Valenti, undici anni, Virginia e Ninfa Marchese, nove e sette anni.
Con la denuncia della loro scomparsa si apre uno dei casi di cronaca nera più inquietanti della storia del dopoguerra, conosciuto anche come “il caso del mostro di Marsala”.
Il giudice Cesare Terranova emette il mandato d’arresto per Michele Vinci, zio di Antonella, che durante l’interrogatorio confessa di aver rapito le bambine per stuprare una di loro e di aver gettato Ninfa e Virginia in una cava all’interno di un terreno di proprietà di Giuseppe Guarrato, dove effettivamente verranno ritrovate il 9 novembre.
Durante il processo, tuttavia, emergono parecchi dubbi sulle dichiarazioni fatte da Vinci, e si profila la possibilità che abbia avuto uno o più complici. Antonella sarebbe stata rapita e uccisa perché suo padre, Leonardo Valenti, aveva fatto uno sgarro a Cosa nostra. Lo stesso Paolo Borsellino riaprirà le indagini nel 1989, archiviate per mancanza di prove.
Fonte: VIVI – Libera Memoria
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