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Lucca 26 ottobre, incontro con don Luigi Ciotti e presentazione del Forum per la Pace

Presidio di Libera Lucca "Giuliano Guazzelli" il . Brevi, Costituzione, Giovani, Guerre, Internazionale, Politica, Toscana

“L’Italia ripudia la guerra, Art.11. Conflitti, guerre, ingiustizie” è il titolo dell’incontro che si terrà il prossimo giovedì 26 ottobre a Lucca e che vedrà la partecipazione di don Luigi Ciotti, fondatore e presidente di Gruppo Abele e Libera.

L’appuntamento per una riflessione sull’attuale situazione internazionale, caratterizzata dalla presenza di guerre e conflitti è per le ore 17.30 presso la Chiesa di San Francesco (Piazza San Francesco – Lucca).

Nell’occasione sarà presentato alla cittadinanza “Ripudiamo la guerra”, il Forum per la Pace di Lucca.

Il Forum è frutto della collaborazione tra le associazioni locali, tra cui il Presidio di Libera, sindacati, partiti, singoli cittadini e cittadine che da giugno scorso stanno tentando di portare avanti un percorso teso a creare dal basso una cultura della pace nel pieno rispetto della Costituzione, secondo i princìpi definiti nel suo manifesto fondativo, redatto quando ancora c’era solo guerra in Ucraina.

Presidio di Libera Lucca “Giuliano Guazzelli”


Principi fondanti del Forum per la pace “Ripudiamo la guerra”

Ripudiare la guerra vuol dire riconoscere che la guerra è la negazione delle nostre comuni radici di Umanità.

La guerra è distruzione, morte, fame, miseria, sofferenza, inquinamento, cancellazione di diritti civili e sociali fondamentali, in una parola è barbarie. Tronca il diritto alla vita, seppellisce il diritto alla felicità, oggi, la guerra dei nostri tempi, è la fine della politica, un’autentica catastrofe.

E la pace va coniugata a diritti, tutela dell’ambiente, giustizia sociale, partecipazione dei popoli e dei cittadini

1) Ripudiamo la guerra, l’economia e l’informazione di guerra, la produzione, il commercio e l’esportazione delle armi. Crediamo che la guerra, tutte le guerre, quelle più vicine a noi e quelle più lontane e dimenticate, debba essere messa fuori dalla storia e non possa essere considerata ancora uno strumento possibile e utile per risolvere le controversie internazionali. Siamo fedeli all’articolo 11 della nostra Costituzione e alla sua più genuina interpretazione.

2) Ferma restando la condanna dell’invasione russa, non condividiamo la totale subalternità del nostro paese e dell’Europa alle scelte atlantiste e non vogliamo rischiare di rimanere stritolati tra nazionalismi autoritari ed espansionismo militare della Nato.

Pertanto:

3) Siamo profondamente contrari all’invio delle armi in Ucraina e fortemente preoccupati per una escalation che può produrre una catastrofe nucleare.

4) Chiediamo un immediato cessate il fuoco e l’apertura di un vero tavolo di trattative, in Ucraina come negli altri territori di guerra.

5) Non accettiamo la logica inumana di fare aumentare il PIL con i profitti dell’industria della morte, di spostare risorse dai fondi sociali italiani ed europei agli armamenti, di aumentare la spesa militare tagliando su scuola e sanità.

6) Continueremo a mobilitarci, per la piena sovranità e l’indipendenza dei paesi e dei popoli, per la riconversione dell’industria bellica e per la restituzione ad uso civile e ambientale delle terre oggi militarizzate, per spostare risorse dagli armamenti verso politiche che diano dignità al lavoro e che contrastino le vecchie e nuove povertà e tutelino l’ambiente, per ridurre le profonde disuguaglianze economiche e sociali nel nostro paese, in Europa e tra Sud e Nord del mondo.

7) Ci mobilitiamo e insieme ci interroghiamo proprio perché siamo fermi su alcuni principi ma “dubbiosi” su altrettante scelte e vogliamo costruire un Forum che rappresenti davvero tante realtà e diverse sensibilità, senza dogmi o verità preconfezionate, dove tutte/i possono imparare e insegnare qualcosa. Un Forum aperto all’ascolto, al dialogo, al rispetto reciproco e alla coerenza dei comportamenti in rapporto alle scelte definite. Con questo spirito aderiamo alla settimana di mobilitazione per la pace proclamata recentemente a Vienna dall’Internazionale pacifista dal 30 settembre all’8 ottobre e siamo impegnati a costruire un importante evento anche nella nostra città.

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