NEWS

Anche la Chiesa nel mirino dei clan

Di Toni Mira (da L'Avvenire 27 Agosto 2010) il . Calabria

Anche la Chiesa sotto attacco della violenza criminale. Per l’ennesima volta. La scorsa notte è stata incendiata l’auto di don Salvatore Giovinazzo, parroco della chiesa del Rosario a Cittanova. Il sacerdote aveva già subito altri atti intimidatori, con lo squarcio delle gomme della sua auto, l’ultima volta lo scorso 5 luglio. «Siamo preoccupati per queste azioni ma l’impegno della Chiesa locale continua a 360 gradi, qualunque sia la matrice delle intimidazioni», ha commentato don Pino Demasi, vicario generale della Diocesi di Oppido-Palmi che si è subito recato a Cittanova. Preoccupazione, dunque. Ma nessuno arretra. Lo scorso anno proprio alla parrocchia di don Salvatore era stato assegnato un palazzo confiscato alla ’ndrangheta, dove è sorto il centro di accoglienza della Caritas “La locanda del Samaritano”. È questo ad aver dato fastidio? È presto per dirlo ma non sarebbe una sorpresa. La Diocesi è infatti da anni impegnata sul fronte del riutilizzo dei beni strappati alle cosche: una parrocchia su un terreno dei Piromalli a Gioia Tauro dove nel “palazzo Molè” (altra potentissima cosca) si trova la sede della Caritas diocesana e altre iniziative ecclesiali; il palazzo Versace a Polistena, che ospita un centro di aggregazione giovanile; la cooperativa agricola Valle del Marro, sostenuta dal Progetto Policoro della Cei, che coltiva più di 100 ettari che appartenevano ai boss ’ndranghetisti. Tutto questo ha dato certamente fastidio, come confermano le tante minacce e intimidazioni di questi anni. E, quindi, non è da escludere che le azioni contro don Salvatore siano legate alla nuova iniziativa a Cittanova. Ma a preoccupare è anche il clima di questi mesi nel paese aspromontano, luogo tra gli anni ’70 e ’80 di una drammatica faida tra le famiglie dei Facchineri e dei Raso-Albanese che aveva provocato più di 70 morti. Poi la “pace”, grazie agli accordi di spartizione degli “affari”. Cittanova tranquilla per anni, la nascita del primo movimento antiracket calabrese. Ma negli ultimi mesi la violenza è tornata a farsi sentire soprattutto con l’incendio di varie auto. In particolare a dicembre del 2009 quella del  è stata danneggiata Ettore Rodirigente comunale,  sitani. A metà agosto quella dell’imprenditore Jeronimo Mandaglio, tre giorni fa le auto del presidente della locale Banca di credito cooperativo, Franco Morano e della moglie. Ora quella di don Salvatore. Chi c’è dietro a tutto questo? Si parla dei giovani rampolli delle famiglie mafiose che, dopo alcuni anni di “scuola” in carcere, sono tornati a rivendicare il territorio a colpi di intimidazione. Una prima risposta, si spera con ampia partecipazione, ci sarà domani con un consiglio comunale aperto nella piazza del paese.

Trackback dal tuo sito.

Premio Morrione

Premio Morrione Finanzia la realizzazione di progetti di video inchieste su temi di cronaca nazionale e internazionale. Si rivolge a giovani giornalisti, free lance, studenti e volontari dell’informazione.

leggi

LaViaLibera

logo Un nuovo progetto editoriale e un bimestrale di Libera e Gruppo Abele, LaViaLibera eredita l'esperienza del mensile Narcomafie, fondato nel 1993 dopo le stragi di Capaci e via D'Amelio.

Vai

Articolo 21

Articolo 21: giornalisti, giuristi, economisti che si propongono di promuovere il principio della libertà di manifestazione del pensiero (oggetto dell’Articolo 21 della Costituzione italiana da cui il nome).

Vai

I link