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“Viva l’Italia. Le morti di Fausto e Iaio”, un podcast di RaiPlay

RaiPlay Sound il . Brevi, Criminalità, Giovani, Giustizia, Istituzioni, Lombardia, Memoria

È la sera di sabato 18 marzo 1978. Aldo Moro è stato rapito da due giorni. Ma in questa storia che racconta gli anni di piombo sotterranei, quelli della gente comune, non siamo a Roma. Siamo a Milano, quartiere Casoretto, via Mancinelli, dietro il centro sociale Leoncavallo.

Sono le otto di sabato sera quando Fausto Tinelli e Lorenzo Iannucci, entrambi diciottenni, vengono uccisi a colpi di pistola. Fausto e Iaio muoiono in strada e questa storia è raccontata da chi gli sopravvive. Angela, la madre di Iaio. Salvo, il commissario della Digos che conduce le indagini. Mauro, un giornalista de L’Unità che indaga sul caso, parallelamente alla polizia. E ancora, Maria, la sorella di Iaio. Ivano, un amico di Fausto. Barbara, la moglie di Mauro. Guido, uno dei giudici che conducono le indagini.

In un continuo intrecciarsi di voci reali e voci immaginate dalla costruzione narrativa, scopriamo come inizialmente le indagini si indirizzino negli ambienti dello smercio di stupefacenti. Lentamente, però, il duplice omicidio svela altri scenari, legati alle tensioni sociali e politiche degli anni piombo, all’eversione di destra, al rapimento del presidente della Democrazia Cristiana, Aldo Moro.

Un duplice omicidio ancora irrisolto e che rimane cristallizzato all’interno dei tanti misteri italiani che hanno segnato gli anni della Strategia della Tensione.

Viva l’Italia, le morti di Fausto e Iaio è un podcast scritto e diretto da Roberto Scarpetti. Realizzato da Roberto Scarpetti e Daria Corrias. Una produzione RaiPlaySound e Radio Rai 3. Con Andrea Bettaglio, Massimiliano Donato, Federico Manfredi, Alice Redini, Umberto Terruso.

Musiche originali di Roberta D’Angelo e Valerio Camporini. Tecnico di studio: Roberto Cotto. Finalizzazione e mix suono: Massimo Verolini. Collaborazione alle ricerche di archivio: Giulia Nucci. Responsabile di produzione per RaiPlaySound: Anna Maria Delogu. Esperta di produzione: Claudia Salati. Responsabile produzione per RaiRadio3: Cristiana Castellotti. Direttore artistico: Andrea Borgnino.

Questo podcast è tratto dall’omonimo spettacolo prodotto dal Teatro dell’Elfo e dal Teatro di Roma, con la regia di César Brie. Si ringrazia Radio Popolare per i materiali di repertorio. Registrato negli studi RAI di Torino e finalizzato negli studi RAI di via Asiago a Roma.

Ascolta gli episodi

1. L’agguato

Un sabato qualunque, un sabato italiano. Mentre a Roma si celebrano i funerali della scorta di Aldo Moro, trucidati dalle BR in via Fani solo due giorni prima, Fausto e Iaio trascorrono al parco un pomeriggio di sole. Non sanno che sarà il loro ultimo pomeriggio. A ricevere, invece, un misterioso avvertimento da parte di un uomo che non parla italiano, è Angela, la mamma di Iaio.

2. Poteva capitare a chiunque

Salvo, l’ispettore incaricato dell’inchiesta, capisce sin da subito che il capo della Digos pretende che indirizzi le indagini nell’ambito dello smercio di stupefacenti, non tenendo troppo in considerazioni l’eversione di destra o di sinistra. A insospettirsi per come vengono condotte le indagini è Mauro, un giovane cronista de L’Unità. Troppe sono le cose che non tornano. Per lui è evidente che Fausto e Iaio sono caduti in un agguato.

3. I funerali

Ai funerali di Fausto e Iaio sono presenti circa 100.000 persone. In giorni di tensione politica e sociale, una manifestazione popolare che poteva sfociare in rabbia e violenza si rivela un momento di forte partecipazione pacifica ed emotiva.Nel frattempo, arriva la rivendicazione del duplice omicidio, da parte dell’Esercito Nazionale Rivoluzionario, Brigata Combattente Franco Anselmi, ed arriva da Roma. Ma cosa c’entra l’estrema destra romana con i fatti del Casoretto?

4. L’Alberone

Il ritrovamento del cadavere di Aldo Moro, dopo 55 giorni di prigionia, fa passare tutto il resto in secondo piano, comprese le indagini che Salvo conduce sul duplice omicidio di Fausto e Iaio. Mauro sembra l’unico a non aver perso le speranze di scoprire i responsabili, mentre un altro fatto tragico rilancia la pista romana. L’omicidio di Ivo Zini, avvenuto nella capitale e rivendicato dai NAR, i Nuclei Armati Rivoluzionari.

5. Via Monte Nevoso

Ottobre ’78. Le indagini sono a un punto morto quando i carabinieri scoprono in via Monte Nevoso un covo delle BR, attivo durante i giorni del rapimento di Moro. Per Salvo è un campanello d’allarme: il covo, infatti, si trova esattamente di fronte a casa di Fausto. Possibile che sia solo una coincidenza? Mauro fa troppe domande in giro e forse non dovrebbe. In strada un’auto gli si avvicina a gran velocità. Gli sparano in corsa, dal finestrino.

Salvo sostiene che se non si risolve un omicidio entro le prime due settimane di indagini, non si potrà mai arrivare alla verità. E infatti gli anni passano, i responsabili delle morti di Fausto e Iaio non vengono individuati e nel 2000 il caso viene archiviato. Quello di Fausto e Iaio rimane un duplice omicidio ancora irrisolto, cristallizzato nei tanti misteri italiani che hanno segnato gli anni della Strategia della Tensione.


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https://www.articolo21.org/2023/06/testimoni-attori-archivio-come-raccontare-efficacemente-lomicidio-di-fausto-e-iaio-un-podcast-della-rai/

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