L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro

Lo spettacolo La diritta
via, messo in scena dall’ex magistrato Giuliano Turone accompagnato
al piano dal maestro Alessandro Di Maio che si è tenuto martedì 13
luglio allo spazio eventi della Festa de La Barriera di Vigevano, è
iniziato in maniera provocatoria con una comunicazione urgente fatta
dall’autore: “l’Italia è una Repubblica democratica fondata sul
lavoro”. Per Turone l’urgenza è dovuta al fatto che, recentemente,
un esponente della maggioranza di governo ha caffermato che l’articolo
1 della Costituzione è inutile e andrebbe abolito. Gli ha fatto eco
il Presidente del Consiglio che si è espresso con un profondo senso
di fastidio e insofferenza nei confronti di quella che gran parte del
mondo indica come una delle Costituzioni migliori.

Lo spettacolo di
Turone, partendo da questo incipit, si è sviluppato nella prima parte
ribadendo ed esaltando la bontà della nostra Carta costituzionale e
sottolineando il fatto che, in quest’epoca di scandali e revisionismo
a buon mercato, gli italiani sembrano aver smarrito la diritta via.

Sembra cioè che i nostri concittadini siano precipitati in una
situazione
di “sonno sociale” che li ha intorpiditi facendo loro dimenticare
l’importanza di perseguire i diritti da chiunque vengano messi in
dubbio e calpestati. L’ex magistrato ha anche citato, leggendoli
magistralmente
in lingua originale, gli innumerevoli titoli di quotidiani di tutto
il mondo in cui gli autori non riescono a spiegare l’anomalia italiana
di un tycoon che controlla il 90% dei mezzi di comunicazione ed siede
a capo del governo. E allora è partita una serie innumerevole di
citazioni
di articoli di quotidiani francesi, inglesi, tedeschi, spagnoli,
statunitensi,
portoghesi, ecc. in cui si fa riferimento alla Divina Commedia e in
particolare al concetto, più che mai attuale, di diritta via che
è stata smarrita. 

Una parte dello spettacolo è stato dedicato al tema al quale
la Festa de La Barriera è dedicato: il diritto di informazione che
proprio in questi mesi viene messo in pericolo. Turone ha evidenziato
l’anticostituzionalità della cosiddetta legge bavaglio così fortemente
voluta dal Presidente del Consiglio. Legge che farebbe molto comodo
alla criminalità organizzata. Quella stessa criminalità organizzata
che è il soggetto maggiormente interessato alla rapida e costante
diminuzione
dei diritti dei migranti in tema di lavoro. Anche da questo punto di
vista Turone ha evidenziato con grande puntualità ed estrema chiarezza
l’anticostituzionalità di molti provvedimenti presi dall’attuale
governo. La performance dell’ex magistrato è terminata con le note
bene auguranti (speriamo) di Funiculì Funiculà che in una città come
Vigevano, al centro della cosiddetta Padania, amministrata da una giunta

leghista che ha come stella polare quella della lotta senza quartiere
agli immigrati, è suonata come uno splendido sberleffo.