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Cosentino: mi dimetto nessun dossier Fini vuole potere nel Pdl

Fonte: Agi il . Campania

205px; color: rgb(111, 111, 111); line-height: 17px; “> .Nicola Cosentino annuncia le sue dimissioni con un comunicato nel quale si difende dalle accuse, nega di avr fatto dossieraggio nei confronti del governatore Caldoro, attacca il presidente Fini e spiega di volersi dedicare alla vita del Pdl in Campania per fermare le manovre “interne ed esterne”. “In relazione alle vicende recentemente apparse – afferma Cosentino – riguardanti alcuni episodi accaduti durante la campagna elettorale per le elezioni regionali della Campania, alcuni rappresentanti dell’opposizione hanno ritenuto di poter presentare una strumentale ed infondata mozione di sfiducia che gia’ di per se non potrebbe che apparire irricevibile. 

Queste mozioni sono soltanto le ultime di una lunga serie che hanno connotazioni chiaramente persecutorie e che tentano di colpire politicamente tutto cio’ che con grande lavoro e con oggettivo successo ho potuto costruire proprio in Campania consentendo al centro destra di ottenere risultati mai sperati prima”. “Oggi – prosegue Cosentino nella sua nota – governiamo 181 comuni, 4 provincie su 5 e la Regione dopo essere stati sempre all’opposizione. Il presidente della Camera con solerzia degna di miglior causa, dopo che gia’ per due volte proprio alla Camera dei Deputati analoghe mozioni erano state votate e respinte con larga maggioranza, cosi’ come anche una al Senato, ha ritenuto di volerle calendarizzare in tempi brevissimi basandosi quindi soltanto su indimostrate e inconsistenti notizie di stampa. Tale atteggiamento ben si comprende ove si conoscano le dinamiche politiche in Campania e coloro che sono i piu’ stretti collaboratori dell’On. Fini, quale l’On.

  Bocchino che da anni, senza successo, tenta di incidere sul territorio non gia’ per interessi del partito bensi’ per mere ragioni di potere personale e che alla prova elettorale e’ sempre stato sconfitto. E’ risibile che l’On. Fini voglia far passare le sue decisioni come se derivassero da una sorta di tensione morale verso la legalita’ quando si tratta soltanto di un tentativo, anche assai scoperto, di ottenere il potere nel partito tramite l’On. Bocchino”.
  “Ho avuto modo tramite i miei legali – prosegue Cosentino – di approfondire le questioni che sono state indicate dalla stampa e riprese nelle mozioni ed ho potuto, come era ovvio, verificarne l’assoluta inconsistenza”.
  “L’ipotesi della violazione della cosidetta Legge Anselmi e’ evidentemente talmente fuori dalla realta’ da rasentare il paradosso”.
  “Non solo – spiega ancora Cosentino – non vi e’ stata da parte mia alcuna attivita’ di dossieraggio ma mi sono premurato nell’interesse del partito quale coordinatore regionale di espletare tutte le opportune verifiche di notizie che, dopo il caso Marrazzo, potevano apparire problematiche. E sono stato proprio io ad appoggiare con il massimo dell’impegno come coordinatore regionale la candidatura di Stefano Caldoro garantendogli un risultato straordinario. Sono quindi assolutamente sereno che la mia totale estraneita’ non potra’ che essere piu’ che comprovata da qualsivoglia indagine”. “Parimenti proprio per questa intima tranquillita’ – annuncia l’esponente Pdl – non posso e non voglio esporre il Governo di cui mi onoro di far parte e al cui successo ho contribuito di rimanere colpito mediaticamente per tali inconsistenti vicende.   Ho quindi deciso di concerto con il Presidente Berlusconi di rassegnare le mie dimissioni da sottosegretario per potermi completamente dedicare alla vita del partito, particolarmente in Campania, anche al fine di contrastare tutte quelle manovre interne ed esterne poste in essere per fermare il cambiamento”.

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