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Il cdr de L’Espresso al fianco di Libera Informazione

Di redazione il . Progetti e iniziative

Nella giornata dello sciopero il Il cdr de L’espresso esprime vicinanza a Libera Informazione, devolvendo la retribuzione della giornata di lavoro all’osservatorio nazionale sull’informazione contro le mafie. Pubblichiamo il comunicato del cdr e la risposta del nostro direttore Roberto Morrione.

Oggi i lettori non trovano in edicola i quotidiani, i notiziari televisivi e radiofonici tacciono, le agenzie di stampa restano chiuse e i siti Internet d’informazione non vengono aggiornati per lo sciopero nazionale dei giornalisti contro la “legge bavaglio” voluta dal governo.La decisione è stata presa per richiamare l’attenzione sulla gravità di una legge che minaccia la tutela della legalità, la lotta contro le organizzazioni criminali e il diritto dei cittadini ad essere informati in modo libero e trasparente.I giornalisti de “L’espresso” hanno deciso di manifestare la loro adesione a questa lotta devolvendo la retribuzione della propria giornata di lavoro alla Fondazione Libera Informazione, l’osservatorio nato nell’ambito dell’Associazione Libera di don Luigi Ciotti per sostenere l’informazione nei territori occupati dalle organizzazioni mafiose. 

Cdr L’Espresso

“A nome di Libera Informazione ringrazio di cuore i colleghi de L’Espresso, che hanno voluto far sentire in modo concreto e significativo il comune impegno per la legalità e per difendere la Costituzione: La legge bavaglio attacca insieme con la libertà di stampa il diritto dei cittadini ad essere informati sulla realtà dell’Italia, che vede crescere ogni giorno l’espansione degli interessi mafiosi in un sistema di complicità e indifferenza. Libera Informazione, come tutte le strutture e i presidi di Libera, si opporrà fino in fondo a questa legge liberticida, insieme con i giornali liberi, di cui L’Espresso rappresenta una trincea di autonomia e di professionalità. Proseguiamo insieme su questo cammino”.

Roberto Morrione, Presidente di Libera Informazione.

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