NEWS

Brigate russe

Bompiani il . Recensioni

Un nuovo modo di fare la guerra, che non bombarda palazzi ma le menti delle persone: la guerra occulta del Cremlino mira a sovvertire le democrazie occidentali e a fare spazio al nuovo ordine mondiale a trazione autoritaria.

È possibile manipolare l’opinione pubblica? Esiste una guerra combattuta senz’armi ma ugualmente pericolosa? La risposta è sì e la Russia di Putin è stata una pioniera di questo inedito conflitto, che si serve di internet, delle nuove tecnologie e dei social network per condizionare le coscienze.

È una guerra occulta, impalpabile, subdola, che si combatte anche in tempo di pace e può avere conseguenze devastanti su una nazione: attacchi hacker che paralizzano siti di istituzioni e aziende; sciami di troll che influenzano l’opinione pubblica in occasione di grandi appuntamenti elettorali o a proposito di temi di attualità decisivi come immigrazione e vaccini; media più o meno legati al presidente attraverso i quali Mosca cerca di far filtrare una sua versione dei fatti, e infine un sistema di soft power aggressivo con il quale la Russia cerca di allungare i suoi tentacoli sull’Occidente.

Sullo sfondo si muove un contesto internazionale in rapido cambiamento, dove questa guerra non lineare rischia di mettere in seria difficoltà anche le democrazie più mature.

Brigate russe
La guerra occulta del Cremlino contro l’Occidente
Nuova edizione
Bompiani, 2023
Munizioni, Collana diretta da Roberto Saviano
Pagg. 304/€ 18,00

Trackback dal tuo sito.

Premio Morrione

Premio Morrione Finanzia la realizzazione di progetti di video inchieste su temi di cronaca nazionale e internazionale. Si rivolge a giovani giornalisti, free lance, studenti e volontari dell’informazione.

leggi

LaViaLibera

logo Un nuovo progetto editoriale e un bimestrale di Libera e Gruppo Abele, LaViaLibera eredita l'esperienza del mensile Narcomafie, fondato nel 1993 dopo le stragi di Capaci e via D'Amelio.

Vai

Articolo 21

Articolo 21: giornalisti, giuristi, economisti che si propongono di promuovere il principio della libertà di manifestazione del pensiero (oggetto dell’Articolo 21 della Costituzione italiana da cui il nome).

Vai

I link