Intimidazioni a Isola Capo Rizzuto
“Se volevano allentare
l’impegno
finalizzato all’affermazione della legalità con questi atti
intimidatori,
gli autori sappiano che hanno ottenuto l’effetto opposto, perché
continueremo con maggiore determinazione, la nostra azione sarà più
incisiva di prima, quanto è accaduto ci convince che occorre agire
con maggior rigore. Se un’amministrazione persegue la legalità ed
ha bisogno dell’assistenza dello Stato noi non la faremo mancare”.
Suonano come una promessa e
una sfida le parole del prefetto di Crotone, Vincenzo Panìco,
pronunciate
in conclusione della riunione del ‘Comitato provinciale per l’ordine
e la sicurezza’, convocata straordinariamente lunedì 5 luglio come
reazione all’ondata di intimidazioni abbattutasi sul Comune di Isola
Capo Rizzuto. “Convocare questa riunione straordinaria – ha infatti
voluto sottolineare Panìco – è stato un modo per confermare la presenza
dello Stato nel territorio. Ma questo non è tutto: è in corso
un’attività
investigativa intensa, al proposito mi sono già sentito con il
procuratore
della Repubblica, Raffaele Mazzotta, ed abbiamo preso l’accordo di
riaggiornarci nei prossimi giorni”.
Per ora non ci sarà nessun
incremento di organico delle forze di polizia, secondo il prefetto non
è necessario, “ma si è già provveduto ad una rimodulazione
organizzativa che va incontro alle esigenze specifiche del momento”.
Un appello il prefetto ha voluto rivolgerlo alla società civile: “In
una terra come questa – ha detto – in cui le intimidazioni nei confronti
degli amministratori sono purtroppo ricorrenti, la partecipazione dei
cittadini deve essere decisa, la guerra bisogna combatterla insieme,
le forze di polizia sole possono fare poco, tutta l’opinione pubblica
deve essere al loro fianco”.
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