Lo Stemma
L’anti-Gattopardo del XXI secolo. Un ritratto impietoso della mediocrità che ci circonda. Una storia di vizi irrefrenabili e desideri mai repressi, in una Sicilia che è specchio di tutti i nostri peggiori difetti e delle nostre migliori ambizioni.
Palermo, anni Duemila. Costanza Redondo di Cosseria, principessa sontuosamente mediocre, è oggetto di misteriosi messaggi e puzzle ingiuriosi che compaiono sui muri della città e ne mettono in discussione la moralità sessuale.
Si mette allora in cerca degli autori delle offese, accompagnata da figure non meno risibili, tuttavia certe di brillare come lei in un malinteso ombelico del mondo. Tra loro, Vittoria, stentata dama letteraria, intenta a compilare un insignificante seguito del Gattopardo; un monsignore aspirante artista d’avanguardia in cerca di un antico allievo scomparso; Blanche, fanciulla francese, che sembra ritrovare in Sicilia il proprio zenit erotico. Tutto ciò in attesa dell’avvento del memorabile Sergio “Brando” Sucato, dell’irreale amica del tempo del liceo Fulvia Anello, del pierre cocainomane Barraco, della mafiosa dalle lunghe gambe Penny Capizzi.
Sullo sfondo, una città in cui le pizzerie cambiano continuamente nome per nascondere l’abisso e il carro glamour del Festino di santa Rosalia viene assaltato. Unica voce critica nel deserto, Carlo, barone e cugino di Costanza, che prova comunque a restituirle inutilmente una coscienza storica. Ma si arrenderà e morirà suicida.
Un romanzo dal forte sapore etico, il cui bersaglio manifesto è la mediocrità come unico vero talento possibile, vincente nella società in cui viviamo.
Fulvio Abbate
Lo Stemma
La nave di Teseo, 2023
Pagg. 464/€ 22,00
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