“Se i vostri articoli violano la legge, firmateli pure con il mio nome”
Non possiamo accettare passivamente la legge bavaglio che il Governo vuole approvare; per questo la redazione del Granchio, settimanale di informazione di Anzio e Nettuno da alcune settimane sta portando aventi una serie di iniziative di protesta. Siamo partiti innanzitutto dalla rubrica “Chi sale e chi scende” dove ogni settimana inseriamo un personaggio che, nel corso della settimana si è “meritato” uno dei due “piazzamenti”. Il senatore Candido De Angelis, Pdl, ex sindaco di Anzio ha votato la fiducia al Ddl: è stato prontamente inserito sul “Chi scende”, che per la prima volta è apparso senza la foto del personaggio di riferimento, come “punizione”. La settimana successiva abbiamo pubblicato “l’abc del ddl sulle intercettazioni” diviso in 27 voci tratto da “Il Sole 24 Ore” ed abbiamo firmato tutti gli articoli a nome di Margherita Hack. Riprendendo una dichiarazione dell’astrofisica nella quale asseriva che “Se i vostri articoli violano la legge, firmateli pure con il mio nome” abbiamo deciso di contattarla per chiederle il permesso di firmare ogni articolo del settimanale a suo nome. Inutile dire che la Hack, che ringraziamo ancora, si è mostrata disponibile alla cosa; così il giornale è andato in edicola solo con la sua firma. Per questa settimana abbiamo deciso di uscire con la copertina interamente bianca, di raccontare l’intervento del magistrato di Palermo Antonio Ingroia e di don Ciotti sul Ddl sulle intercettazioni al convegno organizzato da Libera a Savignano sul Panaro. Ogni nostro editoriale, da tre settimane a questa parte è dedicato alla legge bavaglio e la copertina, anche del sito, è listata a lutto. In occasione della giornata di silenzio del 10 luglio, infine, il nostro giornale, per la prima volta in diciotto anni di vita, non sarà nelle edicole. Abbiamo scelto quest’ultima estrema misura di protesta perché abbiamo deciso di essere in prima linea per difendere il diritto all’informazione.
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