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Premio giornalistico televisivo Ilaria Alpi 2010: i vincitori

Di Flavia Cappadocia il . Progetti e iniziative

Undici giornalisti premiati e un riconoscimento alla carriera a Demetrio Volcic, storico corrispondente Rai da Praga, Vienna e Mosca. Scelti i vincitori della sedicesima edizione del Premio giornalistico televisivo Ilaria Alpi, che quest’anno ha segnato il record di partecipanti al concorso con circa 330 opere. 

Il premio per il miglior reportage breve, assegnato per la prima volta dagli spettatori di Repubblica.tv, va a “Terra di nessuno” di Paolo Zagari di Crash (Rai Educational), un video sull’immigrazione di Castel Volturno, territorio abbandonato, ferito dall’abusivismo edilizio e dal degrado. 

Il premio della giuria per la sezione Tg va invece al servizio di Tiziana Prezzo e Flavio Maspes di Sky Tg24, “Saccheggi e violenza a Port Au Prince” , che si aggiudica anche il premio Miran Hrovatin per le migliori immagini, girate ad Haiti dopo il sisma dell’11 gennaio 2010. 

Per la sezione reportage breve, la giuria premia il video di Pablo Trinca e Edoardo Scognamiglio delle Iene “Infiltrato tra i profughi afghani”: Trincia è riuscito a introdursi in un gruppo di profughi alla stazione Ostiense di Roma, grazie alla conoscenza della lingua. 

Miglior reportage lungo è quello di Domenico Iannacone di Presa Diretta di Rai 3, “Il progetto, storia di un’Italia incosciente”, un’indagine sul rapporto tra edilizia e normative antisismiche. 

Il premio per il miglior reportage internazionale va a Anouk Burkel di Envoyé special (France 2) per il documentario “Les Glaneurs De Nairobi”, che racconta le discariche a cielo aperto di Nairobi. 

Simone Amendola si aggiudica poi il premio produzione con il suo inedito “Alysia nel paese delle meraviglie”, una storia ambientata nel quartiere Cinquina di Roma, dove negli ultimi anni sono esplosi conflitti tra gli ex occupanti di Ostia e Bastoggi, per la maggior parte immigrati. 

Chiara Zappalà, della Scuola di giornalismo di Urbino, vince il premio per ilmiglior reportage tv locali con “Una rovina di città”, un video girato nella periferia catanese, che porta alla luce il disagio dei quartieri degradati. 

Il premio giovani, riservato ai giornalisti under33, va a Luca Bertazzonidi Annozero (Rai Due), con “La spremuta”, che indaga la realtà di Rosarno tra sfruttamento del lavoro, immigrazione e criminalità.

Il premio della critica è stato assegnato a “H.O.T. Human organ traffic”, un’inchiesta sul traffico mondiale di organi, diretta da Roberto Orazi, scritta insieme al giornalista Alessandro Gilioli e prodotta da Riccardo Neri per Lupin Film

UniCredit Group, all’interno del programma Women and Leadership, ha infine conferito un riconoscimento speciale alla giornalista Claudia Julieta Duque, minacciata dai servizi segreti colombiani e costretta a lasciare il suo Paese.

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