NEWS

Premio Alpi, tutti i vincitori

Di Stefano Fantino il . Progetti e iniziative

Dopo quattro giorni di eventi, incontri e dibattiti, sabato sera è giunta alla conclusione la sedicesima edizione del Premio giornalistico televisivo Ilaria Alpi. Il fulcro di un percorso che dalla morte dell’inviata del Tg3 è cresciuto in maniera esponenziale e, quest’anno, ha permesso di proporre un carnet ricchissimo di eventi che hanno accompagnato la cinque giorni di Riccione fino all’appuntamento clou, la serata che ha sancito i vincitori di questa edizione. Accanto, a questi, il riconoscimento alla carriera a Demetrio Volcic, storico inviato dei tg Rai, indimenticato volto che per anni ha raccontato, da Mosca, l’ex Unione Sovietica, il Premio ha infine svelato i premiati di una combattuta kermesse, che quest’anno ha visto centina di video partecipanti. 

Più di trecentotrenta in diverse sezioni, capace di proporre reportage, documentari o servizi brevi utili a sviscerare, giornalisticamente, i temi e gli avvenimenti del noto e soprattutto del meno noto nel Belpaese e nel mondo intero. Per la prima volta gli spettatori di Repubblica. tv hanno assegnato un premio, quello al miglior reportage breve, selezionando “Terra di nessuno” di Paolo Zagari di Crash (Rai Educational), un video sull’immigrazione di Castel Volturno. Un territorio abbandonato in la gente«per metà autoctona e per metà immigrata, vessata da abusi ambientali ed edilizi tende ad andarsene, specie nella sua componente giovanile», ha sottolineato l’autore nell’imminenza della premiazione. 
Il premio della giuria per la sezione miglior servizio da Tg va invece a Tiziana Prezzo e Flavio Maspes di Sky Tg24, “Saccheggi e violenza a Port Au Prince”, che si aggiudica anche il premio Miran Hrovatin per le migliori immagini, girate ad Haiti dopo il sisma dell’11 gennaio 2010. Un minuto e mezzo di giornalismo sul campo, tra proiettili che sibilano e la distruzione e l’abbandono ovunque: «abbiamo rischiato molto, magari non hai subito la percezione di quello che stai vivendo, ma ora posso sicuramente rendermi conto di ciò che stava accadendo» ha dichiarato l’inviata di Sky. Un appunto anche per la situazione odierna, definita «terrificante e forse ancora peggiore di quanto non fosse qualche mese fa, oltretutto dimenticata da quasi tutti i media». 
Tornando al premio, per la sezione reportage breve è stato premiato il video di Pablo Trinca e Edoardo Scognamilio delle Iene “Infiltrato tra i profughi afghani” dove l’inviato è riuscito a introdursi in un gruppo di profughi alla stazione Ostiense di Roma, grazie alla conoscenza della lingua. Il premio, invece, per il miglior reportage internazionale va a Anouk Burkel di Envoyé special (France 2) per il documentario “Les Glaneurs De Nairobi”, che racconta delle discariche a cielo aperto di Nairobi, Kenya. Simone Amendola si aggiudica invece il premio produzione con il suo inedito “Alysia nel paese delle meraviglie”, una storia ambientata nel quartiere Cinquina di Roma, dove negli ultimi anni sono esplosi conflitti tra gli ex occupanti di Ostia e Bastoggi, per la maggior parte immigrati. 
L’ambito premio come miglior reportage lungo è stato appannaggio di Domenico Iannacone, giornalista di Presa Diretta di Rai 3, autore di “Il progetto, storia di un’Italia incosciente”, un’indagine sul rapporto tra edilizia e normative antisismiche. Per il giornalista, intervistato prima della finale, ha raccontato del suo reportage andato in onda in una puntata dedicata al terremoto «con l’intenzione di capire come avrebbero reagito altre realtà italiane allo stesso problema». La regione prescelta, la Calabria, è stata oggetto del servizio e, nelle parole di Iannacone, è «una regione ad alto tasso sismico che doveva munirsi di norme importanti, ma che in realtà aveva alleggerito e deregolamentato le normative». Di fatto «mettendo a rischio la vita dei cittadini». Due i premi andati a giovani giornalisti, da un lato il miglior reportage tv locali, dall’altro il premio riservato agli under 33. 
A vincere il primo è stata Chiara Zappalà, della Scuola di giornalismo di Urbino, con “Una rovina di città”, un video girato nella periferia catanese, che porta alla luce il disagio dei quartieri degradati. L’esigenza è nata nella giovane reporter nel ribadire quello alla casa come «diritto fondamentale, negato a Catania, dove famiglie intere vivono in catapecchie e in mezzo ai topi». Il premio giovani,invece, è andato a Luca Bertazzoni di Annozero (Rai Due), con “La spremuta”, che indaga la realtà di Rosarno tra sfruttamento del lavoro, immigrazione e criminalità al domani della rivolta che ha visto i lavoratori scendere per le strade. In conclusione assegnato anche il premio della critica a “H.O.T. Human organ traffic”, un’inchiesta sul traffico mondiale di organi, diretta da Roberto Orazi, scritta insieme al giornalista Alessandro Gilioli e prodotta da Riccardo Neri per Current TV.

Trackback dal tuo sito.

Premio Morrione

Premio Morrione Finanzia la realizzazione di progetti di video inchieste su temi di cronaca nazionale e internazionale. Si rivolge a giovani giornalisti, free lance, studenti e volontari dell’informazione.

leggi

LaViaLibera

logo Un nuovo progetto editoriale e un bimestrale di Libera e Gruppo Abele, LaViaLibera eredita l'esperienza del mensile Narcomafie, fondato nel 1993 dopo le stragi di Capaci e via D'Amelio.

Vai

Articolo 21

Articolo 21: giornalisti, giuristi, economisti che si propongono di promuovere il principio della libertà di manifestazione del pensiero (oggetto dell’Articolo 21 della Costituzione italiana da cui il nome).

Vai

I link