Un premio da raccontare
Dal 15 al 19 giugno si è svolta a Riccione la XVI edizione del premio Ilaria Alpi, l’appuntamento più importante in Italia dedicato all’informazione televisiva e al giornalismo d’inchiesta. Tantissime le iniziative (tra dibattiti, mostre, seminari, proiezioni e spettacoli) che hanno affrontato con professionalità i diversi temi d’attualità, dalle mafie alla politica, dall’ambiente alla guerra e le crisi internazionali. Un appuntamento a cui Libera e Libera Informazione non potevano mancare. Dopo l’importante esperimento fatto durante la Marcia per la pace Perugia – Assisi insieme alla Tavola della pace abbiamo deciso di provare nuovamente a fare una copertura multimediale dell’evento.
La comunicazione è partecipazione e formazione costante, per questo motivo, oltre al supporto fondamentale dell’organizzazione del premio e all’aiuto di Communicagroup abbiamo potuto contare sull’ Università Cattolica di Milano e della Scuola di giornalismo multimediale della Fondazione Lelio Basso. Studentesse e studenti di giornalismo con i quali abbiamo potuto condividere la narrazione dell’evento. I risultati che abbiamo ottenuto sono stati estremamente soddisfacenti: quattro edizioni del “Tg del premio” (che riassumeva con servizi e interviste quanto successo durante le giornate), cinque dirette in streaming del talk show “Il premio in diretta”, nove interviste raccolte per la rubrica “Il premio racconta”, agli autori che presentavano i libri durante le giornate, quattordici interviste ai finalisti durante il format “La parola ai finalisti”, più le dirette streaming degli “Aperitivù” condotti da Andrea Vianello e infine gli appuntamenti della buonanotte con Diego Bianchi e Antonio Sofi. Abbiamo parlato del premio ma anche e soprattutto di attualità, della legge bavaglio e dei problemi dell’informazione nel nostro paese con Francesco Cavalli, direttore del premio Ilaria Alpi, Andrea Vianello, direttore artistico del premio, Maurizio Torrealta di Rainews24, Concita De Gregorio, direttrice de L’Unità, Roberto Morrione – direttore di Libera Informazione, Mariangela Gritta Grainer portavoce dell’associazione “Ilaria Alpi”, Luciano Scalettari giornalista di “Famiglia Cristiana”, Maurizio Portanova – giornalista, Danilo Chirico – associazione daSud, Alberto Conci – curatore del libro “Sedie vuote”, Roberto Rossi e Roberta Mani autori del libro “Avamposto”, Sergio Rizzo autore del libro “La cricca”, Mimmo Candito autore del suo libro “Sul giornalismo”, Riccardo Bocca, autore del libro “Le navi della vergogna”, Gianpaolo di Maio, autore del libro “Quando le crisi dimenticate non fanno notizia”, Giampaolo Colletti autore del libro “Tv – fai da web”, Sigfrido Ranucci, autore de “Il Patto”, Raffaele Crocco, curatore dell’ ”Atlande delle guerre e dei conflitti”.
Anche in questo caso abbiamo utilizzato diversi social network (da Facebook a Twitter, da Flickr a Youtube) ma anche un sito www.ilariaalpi. it e un blog www.premioilariaalpidailynews. wordpress.com che potessero bene contenere e diffondere i tanti contenuti realizzati. L’informazione in questo Paese si deve riscattare dalla situazione stagnante, che nel diffuso conflitto d’interessi e nella precarizzazione del lavoro del giornalista trova le sue fondamenta, per poter tornare a raccontare la verità. La stessa verità che è anche giustizia e che abbiamo chiesto per Ilaria Alpi e Miran Hrovatin durante le giornate del premio. Libera e Libera Informazione non possono tirarsi indietro di fronte a questa sfida, coscienti che le nuove tecnologie e il cambiamento culturale in atto saranno il pilastro su cui potremo poggiare per narrare e fare narrare un’altra cultura.
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