Nel segno di Don Peppe Diana in cammino verso il 21 marzo
Venerdì e sabato sono stati due giorni bellissimi e intensi a Vimodrone e Gorgonzola, nel Milanese, passando per PizzAut, l’antico naviglio della Martesana al momento vuoto, come vuote sono spesso le mie e le nostre speranze, ma dobbiamo provare sempre a prenderci cura della sorgente; il Corriere della Sera, il Corriere Buone Notizie, il Teatro La Scala Di Milano e non so quanti altri appuntamenti. Ancora non li ricordo tutti!
Due giorni per preparare la Giornata nazionale della memoria delle vittime di mafie, il prossimo 21 marzo, parlando di Don Giuseppe Diana, partendo dal mio libro «Don Peppe Diana e la caduta di Gomorra», pubblicato da Edizioni San Paolo. Una due giorni organizzata da Libera Informazione: questi incontri sono delle tappe di avvicinamento all’incontro nazionale, che si terrà per l’appunto a #Milano, promosso da Libera Contro le Mafie
Non mi è mancato lo sciopero dell’Atm: arrivi a Milano e conti sulla metro, la migliore d’Italia… E la trovi in sciopero. La prima volta che ho presentato un libro a Milano, dietro il Duomo, era sempre venerdì 17 – come venerdì scorso – e trovai lo stesso epocale sciopero della ATM: doveva essere una presentazione coi fiocchi, lo fu, ma eravamo solo in venticinque, però i presentatori c’erano tutti e fu una bellissima giornata, condita a cena da Pizzeria Sorbillo.
Il diavoletto c’è la mette tutta ma noi non demordiamo: questa volta le sale erano piene e con un sacco di persone interessate e interessanti. Ma soprattutto ero diventato esperto di venerdì 17 e scioperi dell’ATM (molto più rari della mia media fulminante) e tutto è passato indolore. Più duro, direi sconvolgente e raggelante – ma quello fa parte della nostra storia di persone, tanto bella tanto dura – è stato solo il corollario di novità che mi portavo dietro; ma anche quello dovrà passare, perché la vita è bella!
E poi a Cascina Pagnana ho conosciuto la gente della comunità: eccezionale, le mozzarelle delle Cooperativa Le Terre Di Don Peppe Diana di Castelvolturno, che le persone della comunità della Cascina vendono a Gorgonzola in questo mercatino diretto; la cooperativa della Pieve di San Giuliano a Cologno Monzese, a due passi dal colosso di Silvio, dove torneremo per mettere in collegamento con Enrico Sacca, le cooperative e le associazioni di Casale, la vigna della Reggia, e il bello dei due luoghi (forse anche don Peppe ancora e il bello di Italia Sacra Straordinaria e Misteriosa)
La sera prima nella comunità pastorale e parrocchiale di Vimodrone il mio sguardo si era arricchito dei sorrisi dei bambini della città, delle educatrici, di Andrea, don Francesco, meravigliato delle dediche tutte diverse sui frontespizi dei libri, di don Maurizio. Addirittura, un magistrato della Procura di Milano è venuto appositamente per l’incontro: Francesco Cajani. Voleva capire, grazie!
A Gorgonzola ho visto negli occhi di Cascina Pagnana un modo tranquillo di vivere: la soluzione a tante domande!
Ieri sera Milano è stata di nuovo mia, dopo una vita. Sono passato da Grom accanto alla Scala, dove mi fermavo spesso, quasi sempre, come un rito, prima di andare ad Avvenire. C’era ancora!
Ho sostato nel silenzio, con me stesso, cullato da Baremboin e il suo Mozart! Ho indugiato tra Cracco e Rosso Brera, facendo vincere il risotto, come sempre! Ho disegnato il futuro del «quaderno rosso di don Diana», che ha raccolto pagine vere di sostegno in terra lombarda. Una energia che mi servirà nei prossimi mesi per portare a termine questa missione impossibile. A un certo punto, a notte fonda, ho anche provato a ricordare il Cantico dei Cantici (provare è un dolce eufemismo): ho sempre pensato sia la preghiera più bella. Il mio pensiero più vero, da lontano, per le persone più care!
Tutto ciò è la storia di don Peppe, non solo il sangue del 19 marzo di 29 anni fa!
P.S.
A rendere possibile questa nuova tappa del «quaderno rosso di don Diana» è stata Libera Informazione con Lorenzo Frigerio e un signore cortese e delicato, che ha saputo governare con la dolcezza il suo paese: Vimodrone, Antonio Brescianini. Un ex sindaco che tutti amano nella comunità – non incontravamo nessuno che non lo salutasse – che mi ha preso in carico a Cascina Gobba e il giorno dopo mi ci ha riportato, facendomi conoscere tutto il bello di Vimodrone e della Martesana (a partire da don Claudio e la sua comunità Kayros. Ma anche la mia collega Giorgia Bresciani, che altrimenti avrei incontrato solo nella prossima assemblea milanese. Peccato che non ci siamo fatti una foto). Non sembrava quasi di essere giù al Nord ma su al Sud, tanto era il calore di Antonio. Forse perché è aclista nel sangue (grazie anche alle Acli della Martesana, hanno dato un aiuto eccezionale). Grazie anche di questo, di tutto questo! A presto.
Acli – Associazioni cristiane lavoratori italiani Giovani delle ACLI ACLI provinciali Milano, Monza e Brianza Agesci Zona Milano AGESCI – Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani
*****
“Don Peppe Diana e la caduta di Gomorra” a Vimodrone e Gorgonzola (MI)
Trackback dal tuo sito.