NO BAVAGLIO
“Tangentopoli”, “Bancopoli”, “Calciopoli”, “Vallettopoli”, “Mafiopoli”... “Affittopoli”. Da Moggi a Scajola, da Provenzano alla clinica Santa Rita… Di questi, e centinaia di altri casi, cosa sapremmo se fosse stata in vigore la legge sulle intercettazioni che Senato e Camera si apprestano ad approvare? Praticamente niente. A meno che giornalisti ed editori non avessero deciso di dare egualmente la notizia incappando, secondo quanto stabilito ieri dalla Commissione Giustizia del Senato in sanzioni pecuniarie pesantissime (da 64500 euro a 464.700 euro).
Noi non ci stiamo. Nella riunione del direttivo ieri abbiamo deliberato l’impegno dell’associazione e del nostro giornale on line ad occuparci quotidianamente di questo vergognoso ddl affinchè possa essere bloccato. Articolo21 aderirà pertanto a tutte le iniziative promosse dalle organizzazioni dei giornalisti, da partiti e associazioni per contrastare questa legge bavaglio che si propone non solo di ostacolare la libera informazione ma di oscurare l’opinione pubblica.
Sarebbe tuttavia un grave errore limitarsi ad attendere l’approvazione della norma. Proponiamo oggi un’iniziativa agli editori grandi e piccoli, ai direttori, ai giornalisti, ai gestori di blog e siti affinchè scrivano una “fantacronaca”, un pezzo “simulato”, raccontando ai cittadini cosa resterebbe dei pezzi di cronaca qualora fosse in vigore questo provvedimento. Mettiamo che dovessimo parlare della vicenda dell’ex ministro Scajola. Il racconto sarebbe presto fatto: “Siamo venuti a conoscenza di una presunta indagine nei confronti di un ministro per degli assegni presunti con i quali sono stati acquistati presunti appartamenti. Ma non possiamo dirvi oltre perchè la legge non ce lo consente. Tra qualche anno, dopo il dibattimento potrete forse, presumibilmente, saperne di più…!”
APPELLO DEGLI EDITORI: LA LIBERTA’ DI STAMPA E I LIBRI / SU FACEBOOK L’APPELLO CONTRO LA LEGGE BAVAGLIO ALLE INTERCETTAZIONI/ L’APPELLO DEI BLOGGER
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