Olimpiadi 2026: centrali prevenzione antimafia e azione sinergica tra istituzioni
Il prefetto di Milano Renato Saccone, in una intervista rilasciata al Sole24ore Lombardia, e prendendo spunto dall’ultimo report regionale sulla criminalità organizzata, traccia un quadro generale delle principali azioni messe in campo da prefettura, magistratura, Forze di polizia e amministrazioni locali per contrastare la pervasività mafiosa nel capoluogo lombardo, soprattutto in vista dell’importante appuntamento delle Olimpiadi 2026.
«Il fenomeno è oggetto di costante attenzione da parte di tutte le istituzioni, nella piena consapevolezza dell’interesse che la criminalità organizzata nutre nei confronti di una delle economie più floride del Paese, oggi in ripresa ed espansione dopo la parentesi pandemica», ha assicurato il prefetto.
In particolare poi per quanto riguarda le prossime Olimpiadi invernali 2026, ha rimarcato la «centralità della prevenzione antimafia», sottolineando l’importanza dello strumento prefettizio delle misure interdittive, esercitato grazie a una sinergica attività istruttoria con la Dia e le Forze dell’ordine.
«Le forme di stretta collaborazione info-investigativa sono state recentemente consolidate a Milano con la sottoscrizione di due protocolli di legalità promossi dalla prefettura», ha ricordato infine il prefetto, «concernenti l’uno i controlli antimafia in tutte le opere, non solo pubbliche ma anche private, grazie alla piena adesione di Assimpredil-Ance, e l’altro mirato a verifiche puntuali sulle attività commerciali attraverso una piattaforma informatica che restituisce degli alert laddove vengano rilevati casi dove più probabile può essere il rischio infiltrazione, consentendo così approfondimenti mirati».
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