“Pagine di Legalità”, il Progetto Scuola di Fondazione Conad ETS giunto alla terza edizione
Dall’Aula Magna dell’IIS Sraffa, 80 studenti di Brescia hanno avuto l’opportunità di confronto per aiutare docenti e studenti a riconoscere e comprendere le trasformazioni profonde della criminalità organizzata, sempre più mimetica e capace di infiltrarsi nei circuiti legali, anche attraverso le nuove tecnologie e i canali digitali.
“Sostenere le nuove generazioni significa sostenere il futuro”. Un principio ispiratore per Conad Centro Nord che a Brescia ha dato appuntamento alla mattina del 10 aprile presso l’Aula Magna dell’Istituto d’Istruzione Superiore Sraffa per seguire la diretta satellitare alla presenza di Daniele Frassine, socio imprenditore Conad, di Veronica Corchia, responsabile relazioni esterne e CSR di Conad Centro Nord unitamente ad Anna Frattini, Assessora con delega alle Politiche educative, Pari opportunità, Politiche giovanili e Sostenibilità sociale, Lorenzo Frigerio referente regionale di Libera Lombardia, Urbano Gerola, Consigliere del Centro di Servizio per il Volontariato di Brescia. Ad anticipare la diretta streaming un dibattito calato sulla realtà di Brescia che ha confermato quanto tutta la comunità locale, dalle imprese all’amministrazione comunale e all’associazionismo, sia impegnata sul tema.
Grazie al sostegno di Conad Centro Nord, il progetto si è ampliato ulteriormente, portando il dibattito direttamente tra gli studenti, affinché possano confrontarsi con chi ha vissuto in prima linea la difesa della giustizia.
Dopo aver coinvolto nelle passate edizioni 150mila studenti in tutta Italia, il percorso “Pagine di legalità”, spin-off del Progetto Scuola di Fondazione Conad ETS, ha voluto analizzare quest’anno con docenti e studenti quanto le mafie si siano infiltrate nell’economia e nella vita sociale di tutto il Paese, andando ben oltre le regioni del Sud d’Italia tradizionalmente indicate come epicentro del problema. Il percorso educativo, pensato non solo per informare, ma per stimolare pensiero critico, senso civico e responsabilità collettiva, è partito lo scorso ottobre e si è concluso con l’incontro odierno in live streaming; in ottobre e gennaio si sono svolti due webinar online rivolti ai docenti, tenuti da Pietro Grasso – Presidente della Fondazione Scintille di futuro e già Procuratore nazionale antimafia – per condividere i materiali e le attività da svolgere nelle classi, al fine di affrontare con i ragazzi il tema della legalità e della lotta alla criminalità organizzata.
L’evento è l’ultimo dei cinque appuntamenti previsti per l’anno scolastico in corso dal Progetto Scuola di Fondazione Conad ETS realizzato con il supporto di Conad Centro Nord e l’organizzazione di Unisona Aps, con l’obiettivo di assistere gratuitamente a eventi in diretta satellitare e live streaming dedicati alle tematiche educative più urgenti e attuali, trattate dalla viva voce dei protagonisti dell’impegno sociale, civile, umanitario, culturale e scientifico del nostro Paese.
“Con Fondazione Conad Ets ed Unisona oggi si conclude il programma formativo di eventi live su temi di grande attualità e interesse per le nuove generazioni e come Conad Centro Nord abbiamo voluto coinvolgere, per ciascun appuntamento, i principali interlocutori del territorio che si occupano quotidianamente di questi temi. – hanno sostenuto Veronica Corchia e Daniele Frassine in rappresentanza di Conad Centro Nord – Questo progetto altamente formativo, a cui abbiamo aderito con convinzione, si pone perfettamente in linea con “Sosteniamo il futuro Conad”, che racchiude il nostro impegno verso un futuro più sostenibile e attraverso questa iniziativa vogliamo ribadire ancora una volta il nostro impegno al fianco delle Comunità per sostenere il patrimonio più grande del nostro Paese: i giovani e il loro futuro. Sensibilizzarli su certi temi significa renderli più consapevoli, quindi protagonisti del cambiamento sociale”.
L’IIS “Piero Sraffa”, in cui si è svolto l’incontro, è da tempo impegnato sul fronte della legalità, fa infatti parte delle Reti di scopo “Centro Promozione della legalità” della Lombardia che offrono attività formative e laboratoriali finalizzate a promuovere nei giovani la consapevolezza dell’importanza del rispetto di regole e valori comuni, per contrastare fenomeni come la corruzione e la criminalità organizzata.
Ad aprire l’incontro le professoresse Silvia Francesconi e Fadia Marianini, rispettivamente referenti di cittadinanza attiva e legalità e educazione civica e bullismo: “La scuola ha un’importante missione: formare le giovani generazioni alla cultura della legalità perché divengano cittadini del mondo, pronti ad essere responsabili ed a operare scelte coerenti con il rispetto della dignità umana. La legalità, per essere realizzata, esige il rispetto delle regole, l’aspirazione alla giustizia, il riconoscimento dell’uguale dignità morale di tutti gli uomini. Poiché amanti della legalità non si nasce ma si diventa, è indispensabile educare ad essa i giovani, ciò non significa limitarsi a definirla, a chiarine la funzione ma testimoniarla attraverso esempi concreti di persone, istituzioni, organizzazioni che quotidianamente la realizzano contribuendo così ad una società più sana, più giusta, più accogliente”.
A portare i saluti da parte dell’Amministrazione Comunale Anna Frattini, Assessora con delega alle Politiche educative, Pari opportunità e Politiche giovanili del Comune di Brescia: “Da anni il Comune di Brescia propone alle scuole della città percorsi di cittadinanza attiva e di educazione alla legalità, che intendono fornire alle ragazze e ai ragazzi gli strumenti per conoscere e comprendere il fenomeno della criminalità organizzata sul territorio cittadino. Coinvolgere i ragazzi e le ragazze in percorsi educativi e di informazione come quello proposto da Fondazione Conad ETS con il Progetto scuola, che ha visto la partecipazione di oltre 70mila studenti da tutta Italia, significa contribuire alla formazione cognitiva ed emotiva di una nuova generazione di cittadini consapevoli e attivi, costruendo così, insieme a loro, il futuro di tutti noi.”
In dialogo con gli studenti e studentesse anche il referente regionale di Libera e coordinatore di Libera Informazione, Lorenzo Frigerio: “Le mafie oggi nella nostra regione sono capaci di inquinare il tessuto economico e sociale grazie alla grande quantità di denaro liquido a disposizione. Secondo le ultime inchieste, risulta sempre più evidente come le organizzazioni mafiose non siano in competizione tra loro, ma abbiano piuttosto registrato un funzionale e pieno accordo nello sfruttamento di tutte le occasioni di arricchimento, lecito o illecito, poco importa. In particolare, il grande business della droga consente ai clan di registrare fatturati importanti in costante aumento. Dobbiamo quindi alzare l’attenzione della cittadinanza nei confronti delle mafie, per evitare i rischi legati alla diffusione del sistema criminale a tutti i livelli. Va avviata una bonifica sociale che prima di tutto deve essere culturale. Ecco perché tutte le occasioni di incontro e di sensibilizzazione delle nuove generazioni, come quello odierno, sono da valorizzare al meglio e non perché gli studenti saranno i cittadini di domani, ma piuttosto perché essi sono già cittadini del presente e, grazie alla loro passione e curiosità, possiamo costruire insieme quell’argine di prevenzione che è fondamentale nel contrasto al malaffare e alla corruzione.”
Dal punto di vista dell’associazionismo e del volontariato è intervenuto Urbano Gerola, Consigliere di CSV Brescia ETS che ha tratteggiato il senso e i valori del volontariato e ha evidenziato il ruolo del Centro di Servizi come agente di sviluppo del volontariato nei territori.
Dopo il dialogo in sala si è assistito alla diretta nazionale streaming insieme ad oltre 70.000 tra studenti e docenti di 635 istituti in 426 città e 20 regioni che hanno avuto l’opportunità di confrontarsi su mafia e legalità con il Presidente Pietro Grasso e con il conduttore, autore, scrittore, regista e attore italiano Pif, da sempre voce libera nella battaglia contro le mafie. Un momento conclusivo di grande valore, che ha chiuso un percorso costruito per aiutare docenti e studenti a riconoscere e comprendere le trasformazioni profonde della criminalità organizzata, sempre più mimetica e capace di infiltrarsi nei circuiti legali, anche attraverso le nuove tecnologie e i canali digitali.
Moderati da Maria Cristina Alfieri, Segretario Generale e Direttrice di Fondazione Conad ETS, gli ospiti hanno illustrato a che punto è arrivata quella che Leonardo Sciascia definì “la linea della palma” per indicare la mafia ascendente in Italia, hanno sottolineato gli aspetti ai quali dobbiamo prestare tutti attenzione nelle nostre scelte di vita e di consumo per non contribuire a finanziare la criminalità, e hanno allertato sui segnali che possono avvisarci per tempo che nelle nostre città vengono investiti capitali illeciti.
“La storia della mafia, in ultima analisi, è una storia di soldi, di sangue e di affari. Tutto gira attorno alla ricerca dell’illecito arricchimento e del potere che ne deriva – ha sottolineato Pietro Grasso -. Il potere dei mafiosi nel tempo si è reso autonomo, oggi cercano relazioni d’affari e di reciproca convenienza. Il pericolo che incombe è che la strategia dell’invisibilità, della sommersione, dell’assenza di manifestazioni violente ed eclatanti possa generare la momentanea illusione che le mafie siano state sconfitte, dimenticando la loro capacità di mimetizzarsi e sopravvivere. Proprio a partire dalle scuole possono nascere una nuova attenzione e nuove strade per prevenire fenomeni che inquinano l’economia in ogni angolo d’Italia”.
Ha preso parte all’evento anche Alessio Pasquini, Direttore della Fondazione Scintille di Futuro, che ha contribuito ad approfondire i contenuti dell’iniziativa, richiamando l’impegno della Fondazione nel promuovere percorsi educativi rivolti alle scuole, come Scuola Onlife, dedicato alla cittadinanza digitale, che mira a fornire strumenti a docenti e studenti per affrontare le sfide della digitalizzazione.
Durante la mattinata è inoltre intervenuta Sara Caon, l’ex studentessa di Padova che aveva scritto a Paolo Borsellino lamentandosi di non aver ricevuto risposta all’invito a intervenire nella sua scuola per parlare del maxiprocesso. Proprio il giorno in cui avrebbe perso la vita, Borsellino aveva iniziato a rispondere alla studentessa. Nonostante fosse sotto pressione e non riuscisse neanche a trovare il tempo per vedere i suoi figli, aveva preso carta e penna per non lasciare inevasa la richiesta di una giovane che aveva a cuore il tema della lotta alle mafie.
“Siamo estremamente orgogliosi di sostenere un’iniziativa che non solo contribuisce a educare i giovani a riconoscere e contrastare ogni forma di mafia, ma li incoraggia anche a sviluppare una consapevolezza critica e un impegno concreto nella difesa della legalità – ha affermato Maria Cristina Alfieri, Segretario Generale e Direttrice di Fondazione Conad ETS e conclude: “Siamo fermamente convinti che l’educazione alla legalità rappresenti una base fondamentale per la costruzione di una società più giusta e consapevole. Desidero esprimere un sentito ringraziamento al Presidente Grasso e alla sua Fondazione Scintille di futuro, per lo straordinario lavoro di sensibilizzazione e per l’incessante impegno nel formare le nuove generazioni su uno dei temi più cruciali per il nostro Paese. La loro dedizione ci invita a rinnovare il nostro supporto a questo percorso virtuoso di crescita e formazione civica per i giovani.”
Le tematiche scelte dagli studenti
Quest’anno, i temi del Progetto Scuola di Fondazione Conad ETS sono stati selezionati dagli studenti tramite un sondaggio Ipsos, che ha evidenziato il desiderio di approfondire argomenti di forte impatto sociale. Dopo aver parlato di utilizzo consapevole del digital e dei social, di intelligenza artificiale e futuro del lavoro, di violenza di genere e abuso digitale, di sessualità e affettività, abbiamo chiuso oggi con il tema della legalità.
Al termine dell’incontro, come è avvenuto anche per tutti gli altri previsti dal Progetto Scuola, Ipsos ha somministrato un sondaggio alle migliaia di ragazze e ragazzi che hanno seguito la diretta: le risposte in forma aggregata restituiranno il punto di vista delle nuove generazioni sulla tematica trattata.
Questo prezioso osservatorio sarà oggetto di un confronto con i rappresentanti del mondo politico-istituzionale, della cultura e dell’impegno civile, che Fondazione Conad ETS organizzerà il prossimo 16 giugno a Milano, per alimentare un dibattito costruttivo sulle esigenze delle nuove generazioni.
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