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Gli attentati intimidatori a Mimmo Rubio ordinati dal boss: “Mantenere alta l’attenzione”

Sindacato Unitario Giornalisti Campania il . Brevi, Campania, Diritti, Informazione, Mafie

Gli attentati intimidatori nei confronti di Mimmo Rubio del 2018, per i magistrati che indagano sul caso, erano stati ordinati dal boss del clan della 167 di Arzano Giuseppe Monfregolo.

Il ras è stato per questo rinviato a giudizio dal Gup Antonino Santoro che evidenzia come le minacce siano arrivate per la costante attività di denuncia del cronista delle commistioni tra Amministrazione locale e criminalità organizzata. A giudizio è finito anche  un quarto complice dei tre esecutori materiali già individuati e finiti a processo. Gli episodi intimidatori sono ben tre e si sono verificati il 27, il 28 luglio e il 29 agosto del 2018. Durante quest’ultimo veniva fatto esplodere un petardo sul balcone della casa del giornalista che danneggiava le imposte della sua abitazione.

“Rubio, giornalista sotto scorta, e responsabile per la legalità del Sindacato unitario giornalisti della Campania, continua a subire gravi ritorsioni per il suo lavoro di denuncia. L’ultima ha comportato l’interruzione di un’attività che rappresentava la sua principale fonte di reddito. Per questo è necessario che l’attenzione sulla sicurezza del giornalista resti altissima”, hanno commentato la segretaria della Fnsi Alessandra Costante e la segretaria del Sugc Geppina Landolfo.

Sindacato Unitario Giornalisti Campania

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