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“L’appello – I compagni di Giuseppe di Matteo” a Forlimpopoli (FC) venerdì 21 marzo

Libera Forlì/Cesena il . Associazioni, Brevi, Cultura, Emilia-Romagna, Giovani, Mafie, Memoria, Progetti e iniziative

Venerdì 21 marzo 2025, alle ore 21, in occasione della XXX Giornata della Memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie promossa dall’Associazione Libera e da Avviso Pubblico, nel Teatro Verdi di Forlimpopoli (FC) verrà presentato lo spettacolo teatrale

“L’appello – I compagni di Giuseppe di Matteo” interpretato dai ragazzi delle classi prime della scuola media statale P. Amaducci di Santa Maria Nuova (Bertinoro).

Scrittura teatrale e regia di Denio Derni. Musiche di Ivan Bratti ed Elisa Nanni.

Organizzato dall’ Associazione Barcobaleno, da Libera di Forlì Cesena e dall’Istituto Comprensivo di Bertinoro con il patrocinio dei Comuni di Forlimpopoli e Bertinoro, lo spettacolo mette in scena le storie tragiche di alcuni bambini vittime della mafia e dà voce alla lunga prigionia di Giuseppe di Matteo.

Giuseppe Di Matteo, nato a Palermo il 19 gennaio 1981, fu rapito il pomeriggio del 23 novembre 1993, all’età di dodici anni, in un maneggio di Villabate (vicino a Palermo). Dopo 779 giorni di prigionia fu ucciso a San Giuseppe Jato e il suo corpo fu fatto sparire.

Si tratta della replica dello spettacolo prodotto nell’anno 2024 dall’Istituto Comprensivo di Bertinoro in occasione dell’intitolazione della scuola Primaria di Santa Maria Nuova a Giuseppe Di Matteo, evento fortemente voluto dalla Dirigente scolastica Gabriella Garoia, dai genitori e dagli insegnanti rappresentato il 25 maggio nella scuola primaria e il 2 giugno 2024, per la Festa della Repubblica,  nel Teatro Novelli di Bertinoro.

La realizzazione dello spettacolo, che coinvolgeva le allora classi quinte della Scuola Primaria, faceva parte di un più ampio percorso didattico e di animazione alla lettura e teatrale sulla legalità, denominato Libera Scuola condotto da Denio Derni e coadiuvato dall’insegnante Roberta Godoli, che ha coinvolto tutte le classi della scuola per 140 ore, con due incontri con l’ex Ispettore della Dia Pippo Giordano.

Ora, le ragazze e i ragazzi che hanno interpretato magistralmente le storie dei loro coetanei vittime delle atrocità mafiose sono in prima media e su iniziativa della professoressa Teresa di Perna sono pronti a partire per Palermo ai primi di maggio per replicare in Sicilia lo spettacolo.

Alla prima rappresentazione infatti ha assistito, fra gli altri, Giuseppe Cosmo Siviglia, Sindaco del comune siciliano San Giuseppe Jato, in provincia di Palermo, che profondamente colpito ed emozionato ha invitato i ragazzi a replicare la rappresentazione nell’Anfiteatro del Giardino della Memoria del paese siciliano il 7 maggio 2025.

Si tratta di una esperienza straordinaria da vivere, dal forte valore simbolico e civile.

Altra ospite e testimone straordinaria nel progetto è stata Margherita Asta. Coinvolta dal referente dell’Associazione Libera della provincia di Forlì-Cesena Franco Ronconi, Margherita ha fortemente voluto essere presente alle prove l’anno scorso, trasformando le stesse in una esperienza indimenticabile di grande emozione e intensità per tutti i giovanissimi attori.

Margherita Asta è lunica sopravvissuta di una famiglia fatta a pezzi dalla mafia. Aveva dieci anni Margherita Asta quel terribile 2 aprile 1985, quando Cosa nostra infranse i suoi sogni, i sogni di sua madre Barbara Rizzo di 31 anni e dei suoi fratellini, Giuseppe e Salvatore, gemelli di 6. Vite ridotte in mille brandelli da unautobomba destinata a Carlo Palermo, un magistrato integerrimo che aveva avuto il torto” di indagare su un ingente traffico di droga e armi.

Anche la sua storia verrà raccontata nello spettacolo di venerdì prossimo a Forlimpopoli e poi nella replica siciliana.

Libera Forlì/Cesena

Info: fc@territoriale.libera.it

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