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Olimpiadi 2026 in ritardo? Simico: «Strumentalizzazioni inaccettabili». La replica delle associazioni

Redazione il . Associazioni, Diritti, Economia, Istituzioni, Lavoro, Lombardia, SIcurezza, Sport, Trentino Alto Adige, Veneto

Lo scorso venerdì 14 febbraio è uscito il secondo report promosso nell’ambito della campagna di monitoraggio denominata “Open Olympics 2026” che ha denunciato i ritardi nel cronoprogramma delle opere previste per i giochi invernali di Milano-Cortina 2026. 

Di fronte a ultimi dati ha replicato con una dura nota, la Società Infrastrutture Milano Cortina 2020 – 2026 S.p.A. (SIMICO S.p.A.) che, in qualità di centrale di committenza e stazione appaltante, cura la realizzazione delle opere connesse allo svolgimento dei XXV Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali del 2026.

Pubblichiamo la nota di SIMICO e la replica della rete delle associazioni.

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Il report divulgato dalle 20 associazioni promotrici della campagna internazionale di monitoraggio ‘Open Olympics 2026’ induce a strumentalizzazioni inaccettabili.

I dati, pubblicati online con la massima trasparenza e quindi a disposizione di tutti i cittadini, dicono in modo chiaro e incontrovertibile che il Piano delle opere olimpiche è in linea con il cronoprogramma e che, soprattutto, i cantieri delle opere sportive procedono nel pieno rispetto del timing stabilito (in taluni casi in anticipo) e tutti saranno ultimati prima dei Giochi olimpici e Paralimpici Milano Cortina 2026. Affermare il contrario non è solo falso, ma assolutamente diffamatorio.

In merito alle “quattro domande civiche” poste dalle associazioni, SIMICO chiarisce:

1) I progetti del Piano delle opere olimpiche sono 94, non “ne mancano sei” come scritto sulla nota delle stesse associazioni. Si invita infatti a leggere con maggiore attenzione il sito dove è specificato, in testa, che “a seguito delle rimodulazioni attuate nel mese di novembre si è provveduto all’accorpamento di alcuni codici unici di progetto”. Non attengono a SIMICO opere che non siano indicate dal DPCM anche se legate ai Giochi. Questo è facilmente comprensibile dal ruolo e delle competenze previste per legge a questa Società.

2) La trasparenza sulle fonti di finanziamento è indicata dal DPCM. Anche qui, in modo poco corretto, le associazioni scrivono di “dettagli ancora assenti nel portale“. Basta leggere e chiunque (cittadini e giornalisti in primis) può verificare.

3) I dati ambientali sono in costante monitoraggio oltre che a seguire con ovvia evidenza la normativa di settore ed essere controllati dagli Enti di riferimento. L’azione della Società è sempre coordinata e non devia da prescrizioni o indicazioni previste dalla legge.

Oltre alla trasparenza, un tema caro alle associazioni, è sempre stata la legalità. SIMICO con il protocollo siglato con il Ministero dell’Interno ha creato un ulteriore strumento di tutela contro ogni rischio di infiltrazione criminosa. Un modus operandi che indica, ancora una volta, come questa Società opera nel perimetro della legge.

4) Si precisa inoltre che – sempre come facilmente dimostrabile dai dati – gli impianti sportivi necessari allo svolgimento delle Olimpiadi 2026 sono tutti allineati ai cronoprogrammi.

Le opere stradali essendo opere di legacy per i territori, è sempre stato noto che alcune saranno avviate e altre termineranno dopo l’evento.

Il progetto di Open Milano Cortina 2026 – unico nel suo genere- rappresenta un impegno per SIMICO nella messa a sistema di dati che erano già in precedenza presenti sul sito. Non risulta che siano state le “proteste o pressioni” delle associazioni a condurre alla realizzazione del portale visto che SIMICO ha partecipato a diverse riunioni con capofila Libera e le Commissioni Antimafia e Olimpiadi del Comune di Milano.

Si prende atto, infine, che nonostante lo sforzo, la volontà di strumentalizzazione dei dati ha condotto a una lettura travisata dello stato attuale delle cose. Una lettura dalla quale SIMICO si dissocia in tutto e per tutto, riservando qualsiasi ulteriore valutazione nelle sedi opportune.

Società Infrastrutture Milano Cortina 2020 – 2026 S.p.A. (SIMICO S.p.A.)

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Rete Open Olympics 2026: “Non comprendiamo quali sarebbero le nostre strumentalizzazioni”

“Usiamo dati pubblici, messi a disposizione da Simico. Non abbiamo mai detto che il timing non sia rispettato. Ci limitiamo a chiedere come, agendo in tempi stretti, si vogliano tutelare lavoro, ambiente e controlli”.

“Siamo stupiti. Non comprendiamo davvero dove avremmo operato strumentalizzazioni”. Questa la sintesi della risposta della rete Open Olympics 2026 alla nota di Simico S.p.A. in risposta ai dati del secondo report di monitoraggio.

Nella nota di Simico S.p.A. si legge che le associazioni avrebbero operato strumentalizzazioni inaccettabili rispetto a tempistiche, quantità totale di progetti e loro finanziamento riferiti alle opere in occasione dei XXV Giochi Milano Cortina.

Quanto alla questione tempi: “In nessuna parte del nostro report parliamo di ritardi o anticipi rispetto al timing. Abbiamo viceversa riportato quanto restituito dai dati che appunto sono pubblicati sul portale Open Milan Cortina 2026, restituendo la percentuale corrispondente.

“Su questo punto – continuano le associazioni – poniamo una sola domanda: quali misure si stanno mettendo in atto al fine di garantire, considerati tempi indubbiamente stringenti, la tutela del diritto del lavoro, quella dell’ambiente e i controlli sulle aziende?”.

Quanto al totale dei progetti, altro aspetto evidenziato come critico da Simico S.p.A., le associazioni commentano: “Siamo consapevoli della riformulazione. Al momento, però, continuano a essere assenti, nel portale di Simico, 6 opere presenti nel DPCM del 2023: è a questi progetti che facciamo riferimento”, precisano le associazioni “e non a quelli che sono stati accorpati o sostituiti”.

“Nel report indichiamo in nota gli specifici codici del DPCM a cui afferiamo. Sono 5 progetti di Anas S.p.A e uno, in partenariato pubblico-privato, del Comune di Milano. Tale dettaglio lo abbiamo detto in riunioni pubbliche e lo abbiamo precisato anche in questo report”.

Resta infine la questione economica, relativa al dettaglio sul finanziatore delle opere. “Nel nostro report, proponiamo di integrare, anche sul portale di Simico S.p.A., il dato economico con un migliore dettaglio che appunto è già riportato nel DPCM. Questo per fare, del portale, un efficace e completo luogo di accesso all’informazione. Dove sarebbe la nostra scorrettezza?”

A conferma dello stupore delle associazioni, la nota finale: “Nel nostro report ci limitiamo a restituire dati pubblici, sottolineando lo sforzo fatto da Simico S.p.A. a riguardo con il portale Open Milano Cortina 2026. Anzi: sproniamo gli altri enti, a partire da Fondazione Milano Cortina 2026, a seguire l’esempio di trasparenza di Simico S.p.A. Che si lavori piuttosto affinché la trasparenza sia sempre di più, da parte di tutti gli enti coinvolti”.

Open Olympics

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