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Usigrai, Daniele Macheda confermato segretario

Fnsi il . Brevi, Costituzione, Diritti, Informazione, Istituzioni, Politica

L’elezione al termine del XVII Congresso dell’organismo sindacale di base della Fnsi che si è celebrato dal 13 al 15 gennaio 2025 a Milano Marittima. Gli eletti in Esecutivo nazionale, Comitato dei Garanti, Commissioni Contratto, Sindacale e Cpo, Coordinamento dei Cdr della Tgr, Collegio dei Revisori dei conti.

Daniele Macheda è stato confermato segretario nazionale dell’Usigrai, il sindacato dei giornalisti del servizio pubblico radiotelevisivo. L’elezione è arrivata, all’unanimità, nel corso della prima riunione dell’Esecutivo rinnovato a seguito del voto espresso dagli oltre 200 delegati riuniti dal 13 al 15 gennaio 2025 a Milano Marittima (Ravenna) per celebrare il XVII Congresso dell’Unione sindacale giornalisti Rai.

Calabrese, classe 1962, segretario uscente dell’organismo sindacale di base della Fnsi, giornalista professionista iscritto all’Ordine dal 1996, alle elezioni per il rinnovo dell’Esecutivo nazionale Macheda ha ottenuto 119 preferenze su 175 voti validi espressi.

Con lui sono stati eletti in Esecutivo, sempre per la lista ‘Usigrainsieme’: Alberto Ambrogi (90 voti), Antonio Coronato (77), Carmen Santoro (55), Maria Gabriella Capparelli (54), Vincenzo Frenda (54), Marco Malvestio (46), Chiara Zammitti (46), Pasquale Notargiacomo (40) e Raffaele Cappuccio (32); per la lista ‘RaiServizioPubblico’: Roberta Cerqua, con 12 preferenze.

Compongono il nuovo Comitato dei Garanti: Ezio Cerasi, cui sono andate 131 preferenze, Antonio Gnoni (121), Grazia Anna Sabina Leone (40).

Rinnovata anche la Commissione Contratto, composta da Antonio Zagarese (94), Francesco Rossi (52), Giuseppe Galati (52), Renato D’Emmanuele (52), Laura Garofalo (32). Mentre in Commissione Sindacale entrano Alessandro Buscemi (92 preferenze), Domenico Lusi (70), Michele Cervo (50), Amalia Carosi (37), Andrea Rustichelli (28).

La Commissione Pari Opportunità (Cpo) è composta da Monica Pietrangeli (97 preferenze), Agnese Licata (69), Valeria Volatile (54), Caterina Proietti (49), Carmen Di Stasio (31). Del Coordinamento dei Cdr della Tgr, infine, fanno parte Pierfrancesco Pontecorvo (43 voti ricevuti), Mariangela Bisanti (32), Federico Simonelli (25).

Revisori dei Conti sono stati eletti Lucio Fava del Piano (107), Gabriele Flamma (45), Filippo Barone (12).

Una grande affermazione politica e personale di Ezio Cerasi, componente della Giunta esecutiva della Fnsi, risultato il più votato del Congresso, e di Antonio Gnoni, secondo più votato del Comitato di Garanzia Statutaria.

Al segretario Daniele Macheda e a tutta la squadra delle colleghe e colleghi chiamati a guidare il sindacato dei giornalisti Rai in un momento caratterizzato da sfide fondamentali, gli auguri di buon lavoro della segretaria generale della Fnsi Alessandra Costante.

A questo link tutti i risultati del voto per il rinnovo di Esecutivo e Commissioni.


Usigrai, la mozione finale del XVII Congresso: «Immediata riapertura di un confronto sull’informazione Rai»

I rappresentanti sindacali dei giornalisti del servizio pubblico: «I condizionamenti della politica sulla governance sono nei fatti».

«Le giornaliste e i giornalisti della Rai riuniti a Congresso a Milano Marittima, dal 13 al 16 gennaio 2025, chiedono all’Esecutivo Usigrai di impegnarsi a contrastare ogni forma di condizionamento del lavoro delle redazioni. Lo faccia nel rapporto continuo con tutti i Cdr a difesa del ruolo dell’informazione del servizio pubblico nei programmi dei generi e delle testate. Portando all’azienda il mandato di tutte le redazioni per l’immediata riapertura di un confronto sul piano dell’informazione della Rai e sugli organici e le assunzioni che devono necessariamente avvenire attraverso selezioni pubbliche come definite negli accordi del 2019 su selezione giusto contratto». Lo si legge sulla mozione finale del XVII Congresso Usigrai, approvata all’unanimità e pubblicata dall’organismo sindacale di base sul suo profilo Facebook mercoledì 15 gennaio 2025.

«I dati di ascolto dei telegiornali – prosegue il documento – sono un campanello di allarme che non può più essere ignorato. I condizionamenti della politica sulla governance sono nei fatti. La Rai non ha ancora un presidente per lo scontro aperto in Commissione di vigilanza e per questo tre testate si trovano con una direzione ad interim senza che il vertice abbia la forza di imprimere una svolta. Al sindacato chiediamo di adoperarsi per riunire le forze sociali intorno alla richiesta di una legge di riforma della Rai che risponda ai criteri introdotti dall’Europa con l’European media freedom act».

La mozione poi si sofferma sulla questione delle sedi estere della Rai: «I Cdr e i delegati delle redazioni Rai riuniti nel Congresso Usigrai tornano a chiedere di tutelare e rafforzare il ruolo delle sedi estere di corrispondenza che rappresentano la proiezione internazionale del giornalismo di Servizio pubblico. È necessario confermare e consolidare presidi informativi ormai unici nel panorama nazionale. Importante sarà riprendere la collaborazione con EBU/UER dove la RAI non è presente nel gruppo news da oltre un anno, restando cosi tagliata fuori da importanti iniziative in materia di intelligenza artificiale».

Il sindacato dei giornalisti della Rai prende poi posizione sul divieto di pubblicazione delle ordinanze cautelari personali: «I Cdr e i delegati della Rai, riuniti nel XVII congresso Usigrai, esprimono forte contrarietà per la comunicazione dell’ufficio legale della Rai che nel chiedere il rispetto del decreto legislativo che vieta la pubblicazione delle ordinanze cautelari personali adotta una interpretazione addirittura restrittiva sulla pubblicazione per estratto che mortifica il diritto di cronaca. I cittadini avranno un’informazione meno precisa e accurata. La direttiva europea sulla presunzione d’innocenza, a cui la norma si appella, non può essere un alibi per nascondere fatti e condotte penalmente rilevanti. Chiediamo che il prossimo Esecutivo incontri con la massima urgenza l’ufficio legale per avere chiarimenti su questa comunicazione interna e per far sì che tutti i colleghi del servizio pubblico siano tutelati nella maniera più ampia possibile nell’esercizio del diritto di cronaca. Come giornaliste e giornalisti del servizio pubblico – concludono i rappresentanti sindacali – rivendichiamo il diritto di valutare caso per caso, in base a criteri professionali e deontologici, quando sul rispetto della normativa prevalgano il diritto di cronaca e la necessità di informare le cittadine e i cittadini».

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