Dall’Università di Milano all’America Latina, un corso per il contrasto delle mafie a livello internazionale
È vero che ormai se ne inventano un po’ di tutti i colori e che spesso i progetti di formazione superiore sono ripetitivi.
Ma quello organizzato dall’Università Statale di Milano e che inizierà a febbraio ha l’aria di essere diverso. Per il titolo: “Antiriciclaggio, trasparenza e criminalità organizzata”. E soprattutto per contesto e approccio.
Rientra infatti in un progetto di cooperazione dell’università milanese con diversi paesi dell’America latina, oggi l’area più a rischio di fronte all’ascesa feroce dei narcos dal Messico all’Argentina, compresa la Costa Rica, una volta “la Svizzera del Centroamerica”.
Un corso di perfezionamento postlaurea. A distanza. Con traduzione simultanea in italiano e in spagnolo. Venti lezioni dal 13 febbraio al 3 luglio: mercati criminali, sistemi di antiriciclaggio, analisi di caso. Lezioni di due ore a settimana, a doppio docente. Italiano ma anche latinoamericano.
Professori e ricercatori universitari dalle scienze bancarie a quelle tributarie, dagli studi sulla criminalità organizzata a quelli sulla corruzione, dall’educazione alla legalità al diritto penale, dalle scienze diplomatiche a quelle investigative. Magistratura, istituzioni politiche e giornalismo. In cooperazione soprattutto con Messico, Costa Rica e Guatemala. Diretti da Ombretta Ingrascì, che in Statale insegna organizzazioni criminali globali.
Con l’obiettivo, spiega Nando dalla Chiesa che ne è il progettista, di rafforzare le difese delle democrazie e di non accontentarsi più di ripetere il (fondamentale) patrimonio acquisito dai nostri più grandi magistrati antimafia.
Per tutte le informazioni: Antiriciclaggio trasparenza e criminalità organizzata | Università degli Studi di Milano Statale.
Le domande di iscrizione si chiuderanno il 22 gennaio.
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