Nessun taglio al fondo per le amministratrici e gli amministratori minacciati ed intimiditi
L’azione di Avviso Pubblico ha raggiunto il suo obiettivo.
Il taglio dei fondi destinati al ristoro dei danni subiti dagli amministratori e amministratrici locali minacciati e intimiditi, proposto durante la discussione dell’ultima legge di bilancio, non si è verificato.
All’inizio della discussione dell’ultima legge di bilancio era stato proposto di portare il fondo da 6 a 1 milione di euro. Una scelta non comprensibile, considerando che lo stesso Ministero dell’Interno ha ufficializzato un aumento degli atti di intimidazione e di minaccia verso agli amministratori locali nel corso del 2024.
Avviso Pubblico, avuta notizia del paventato taglio grazie al suo Osservatorio parlamentare, si è attivata immediatamente, scrivendo una lettera-appello al Presidente del Consiglio, al Ministro dell’Economia, a quello dell’Interno, ai Presidenti delle Commissioni bilancio di Camera e Senato, alla Presidente della Commissione parlamentare antimafia ed ha interloquito costruttivamente con esponenti politici sia della maggioranza di governo che della minoranza.
Un contributo importante è giunto dalla stampa nazionale e locale – che ha colto l’appello di Avviso Pubblico ed ha raccontato la storia di diversi “amministratori e amministratrici sotto tiro” – nonché dalla mobilitazione di tanti Enti soci di Avviso Pubblico che hanno discusso e approvato ordini del giorno nel corso di consigli comunali ed hanno interloquito con i parlamentari del loro territorio.
Il fondo, gestito dal Ministero dell’Interno, dell’Economia e Finanze, dell’Istruzione e del merito, attivato dal Governo Draghi nel 2022 e ammontante a 5 milioni di euro, è stato aumentato a 6 milioni di euro dal Governo Meloni. Grazie a questi fondi, dal 2022 in poi si è potuto ristorare i danni subiti da amministratrici e amministratori locali – incendi di auto e case, danni a immobili e attrezzature comunali, ecc. – ed è stato possibile organizzare diversi corsi di formazione per il personale della Pubblica Amministrazione – sul tema della trasparenza, della prevenzione e del contrasto alle mafie e alla corruzione – unitamente ad attività di educazione e sensibilizzazione pubblica sul tema della legalità, che hanno coinvolto un numero considerevole di scuole, cittadine e cittadini.
“Il reintegro delle risorse a valere sul fondo destinato agli amministratori “sotto tiro” è un atto importante – afferma Roberto Montà, Presidente di Avviso Pubblico – che giunge dopo un’intensa attività politico-istituzionale che ha coinvolto il Governo, tutte le forze politiche presenti in Parlamento e ha visto un ampio coinvolgimento degli enti soci in tutta Italia. L’aver mantenuto il fondo a 6 milioni di euro è un segnale particolarmente significativo di presenza dello Stato per centinaia di amministratrici e amministratori locali che, svolgendo il loro mandato con disciplina e onore, subiscono ogni anno atti di minaccia e di intimidazione che mirano a colpire la forza e la credibilità delle istituzioni repubblicane. Un grazie a nome di tutti loro per aver dimostrato che è possibile, stando sul merito delle questioni, superare le appartenenze, confermando con questo atto quanto Avviso Pubblico nella sua esperienza quasi trentennale porta avanti come modello d’azione nel contrasto a mafie e corruzione”.
Avviso Pubblico. Enti locali e Regioni contro mafie e corruzione
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