Il Messaggio del Papa e i fondi avvoltoio
“Non mi stanco di ripetere che il debito estero è diventato uno strumento di controllo – scrive Papa Francesco nel Messaggio per la 58ma Giornata Mondiale della pace – , attraverso il quale alcuni governi e istituzioni finanziarie private dei Paesi più ricchi non si fanno scrupolo di sfruttare in modo indiscriminato le risorse umane e naturali dei Paesi più poveri, pur di soddisfare le esigenze dei propri mercati. A ciò si aggiunga che diverse popolazioni, già gravate dal debito internazionale, si trovano costrette a portare anche il peso del debito ecologico dei Paesi più sviluppati. Il debito ecologico e il debito estero sono due facce di una stessa medaglia, di questa logica di sfruttamento, che culmina nella crisi del debito. Prendendo spunto da quest’anno giubilare, invito la comunità internazionale a intraprendere azioni di condono del debito estero, riconoscendo l’esistenza di un debito ecologico tra il Nord e il Sud del mondo. È un appello alla solidarietà, ma soprattutto alla giustizia”.
Mi permetto di aggiungere che non a caso, in giro per il mondo della finanza, ci sono strumenti denominati “Vulture fund” ovvero ”Fondi avvoltoi” con cui si acquistano pacchetti di debito per rivenderli, piazzarli, utilizzarli come arma di ricatto… senza scrupoli.
Pertanto va bene la remissione del debito ma all’interno di un disegno che pensi a un nuovo ordine economico mondiale.
Di giustizia.
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