L’albero dei precari 2024, difesa del Contratto Fnsi-Fieg. “Il primo bavaglio alla libertà di stampa è il precariato”
Un anno di impegno sindacale raccontato con il simbolo dell’ Associazione siciliana della stampa: l’“albero dei giornalisti precari” 2024 a difesa del diritto al contratto nazionale lavoro giornalisti Fnsi- Fieg, della libertà di stampa e del diritto ad una retribuzione che consenta una vita dignitosa.
L’albero, quest’anno alla sua terza edizione, nato da un’idea condivisa tra Tiziana Tavella presidente del Consiglio regionale di Assostampa Sicilia e coordinatrice della Commissione nazionale lavoro autonomo (Clan) della Fnsi e di Valerio Tripi, consigliere regionale di Assostampa Sicilia e vicepresidente Ussi Sicilia, mantiene il suo stile essenziale fatto di materiali poveri, bottiglie di plastica riciclata all’interno e fogli di giornale a rivestirlo per significare la fragilità dei giornalisti precari, ma quest’anno ha messo come “puntale” il contratto nazionale lavoro giornalisti Fnsi- Fieg e come decori sono stati appesi gli articoli 1,2,3 e 12 del Contratto e gli articoli 21 e 36 della Costituzione.
“Senza contratto vero, senza una retribuzione dignitosa non c’è libertà di stampa. Il primo bavaglio inflitto ai giornalisti – dicono Tiziana Tavella e Valerio Tripi con il sostegno della segreteria regionale dell’Associazione Siciliana della stampa è quello del precariato che depaupera le risorse fisiche e mentali dei colleghi e che fa passare per privilegi i diritti essenziali di questa professione. Ribadiamo, in un momento altamente preoccupante per la nostra professione che da più parti subisce attacchi alla sua libertà con ricorso a leggi sempre più ristrettive e pericolosi per la tenuta democratica del nostro Paese, il nostro rifiuto a contratti al ribasso ed ad ogni azione che miri ad indebolire la categoria e la sua rappresentanza sindacale unitaria”.
L’albero dei giornalisti precari 2024 ha un ulteriore valore aggiunto. L’augurio formulato nel 2022 con la prima edizione dell’ “albero” ovvero” che ogni giornalista precario possa avere diritto a festeggiare con un albero di Natale vero” si è realizzato per Valerio Tripi che ha avuto riconosciuto in tribunale il diritto all’assunzione a Repubblica come redattore ordinario. Una battaglia per il riconoscimento al diritto del lavoro svolto condotta con a fianco in ogni momento ed in ogni modo della Fnsi che con la Clan ha avviato il coordinamento dei precari di Repubblica e dell’Associazione siciliana della Stampa.
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