A Natale alimenta la solidarietà!
Ci apprestiamo a celebrare il Natale, tempo di speranza e di condivisione.
Lo è anche al Centro Astalli, dove le persone rifugiate con i volontari e gli operatori si trovano ad affrontare insieme un periodo carico di aspettative.
Basta guardare negli occhi coloro che vivono lontani dal proprio Paese, dalle proprie radici e dagli affetti, per intravedere ricordi e immagini di un passato che ancora fa male e le preoccupazioni per un futuro incerto.
Ogni giorno circa 300 persone rifugiate si mettono in fila alla mensa del Centro Astalli per un pasto caldo. Anche a Natale.
Sono soprattutto giovani donne e uomini, sempre più spesso famiglie. Hanno alle spalle percorsi dolorosi. Ne portano addosso i segni, visibili e invisibili.
Giorno dopo giorno, si impegnano per ricostruire la loro vita in un Paese che non conoscono, tassello dopo tassello. Ma se il cibo o l’igiene personale sono bisogni ai quali non si riesce a far fronte, l’inclusione diventa una sfida davvero complessa.
A Natale scegli di sostenere le donne e gli uomini rifugiati!
Dona un pasto caldo e beni di prima necessità. Alimenta la solidarietà con la tua donazione!
La solidarietà è lievito di una società che non intende lasciare indietro nessuno.
Insieme possiamo fare molto per le persone rifugiate.
Grazie per il tuo sostegno!
Per le donazioni
Conto corrente postale n. 49870009, intestato a: Centro Astalli per l’assistenza agli immigrati ODV – via degli Astalli 14/A – 00186 Roma
Bonifico bancario Intesa Sanpaolo, filiale di Via del Corso 226 – 00187, Roma;
Conto corrente intestato a Centro Astalli per l’assistenza agli immigrati ODV
IBAN IT27N0306905020100000076831 – codice BIC BCITITMM
Trackback dal tuo sito.
Finanzia la realizzazione di progetti di video inchieste su temi di cronaca nazionale e internazionale. Si rivolge a giovani giornalisti, free lance, studenti e volontari dell’informazione.
Un nuovo progetto editoriale e un bimestrale di Libera e Gruppo Abele, LaViaLibera eredita l'esperienza del mensile Narcomafie, fondato nel 1993 dopo le stragi di Capaci e via D'Amelio.
Articolo 21: giornalisti, giuristi, economisti che si propongono di promuovere il principio della libertà di manifestazione del pensiero (oggetto dell’Articolo 21 della Costituzione italiana da cui il nome).