Stop Corruption: agire per fermare la corruzione
Rafforzare l’impegno anticorruzione per salvaguardare la democrazia e promuovere lo sviluppo sostenibile. Coinvolgere le giovani generazioni per guidare il cambiamento.
Il 9 dicembre è la Giornata internazionale contro la corruzione (International Anti-Corruption Day), un’occasione per tuttə noi per riflettere sui progressi e sulle sfide nella lotta alla corruzione.
Il tema della campagna 2024-2025 delle Nazioni Unite per il 9 dicembre è dedicata al ruolo delle giovani generazioni nella lotta alla corruzione (Uniting with Youth Against Corruption: Shaping Tomorrow’s Integrity). Ma ognuno di noi ha un ruolo da svolgere: gli Stati, i funzionari governativi, i funzionari pubblici, le forze dell’ordine, i rappresentanti dei media, il settore privato, la società civile, il mondo accademico, il pubblico e, appunto, le giovani generazioni. Le nostre azioni comuni devono essere sempre più determinate e partecipate, una presa di coscienza collettiva sul diritto e dovere di cambiare il mondo.
La corruzione è un problema sistemico da affrontare a livello globale, ed è ora che i leader mondiali si rendano conto che non ci può essere sviluppo sostenibile senza un’azione coordinata ed efficace sulla corruzione. I flussi di denaro illeciti hanno un impatto enorme sullo sviluppo e sulla riduzione delle disuguaglianze.
Nell’Unione Europea si stima che ogni anno si perdano fino a 990 miliardi di euro a causa della corruzione. In questo contesto, il nuovo Parlamento europeo ha degli importanti impegni per far in modo che gli Stati membri affrontino la corruzione con norme efficaci di prevenzione e contrasto. Un passo cruciale sarà l’approvazione della Direttiva europea anticorruzione, il cui testo definitivo verrà discusso a inizio 2025.
La Direttiva avrà un forte impatto anche in Italia dove, dopo le recenti inchieste, il dibattito su corruzione e integrità politica è più che mai attuale, insieme alle questioni che da tempo incidono sulla capacità del nostro sistema di prevenzione: dalle carenze normative in tema di conflitto di interessi alla mancanza di una disciplina in materia di lobbying.
In questo sforzo comune, le giovani generazioni possono aiutarci a smantellare le strutture istituzionali che consentono la corruzione, a spingere per una maggiore trasparenza e responsabilità, a creare istituzioni resistenti alla corruzione. Un futuro libero dalla corruzione è possibile e per costruirlo dobbiamo ascoltare e coinvolgere le giovani generazioni, permettere loro di agire ora per opporsi con forza alla corruzione.
L’impatto della corruzione sulle giovani generazioni è un tema vitale che, come Transparency International Italia, sentiamo vicino e urgente. Le giovani generazioni migrano dalle regioni del sud a quelle del nord, oppure direttamente all’estero, poiché ritengono che, in Italia, la corruzione non garantisca loro sane condizioni di vita e di lavoro.
Con l’educazione al contrasto della corruzione possiamo diffondere concretamente la cultura dell’integrità, portando le giovani generazioni a restare e a pretendere una maggiore trasparenza della società politica e civile. Muovere verso l’integrità e attivare la coscienza sociale è il modo con il quale costruire insieme quel futuro.
Michele Calleri, Presidente Transparency International Italia
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