Giornata Internazionale contro la Corruzione. Sondaggio Libera/Demos
Un sondaggio di Libera in collaborazione con Demos, rivela la percezione di un fenomeno ancora dilagante, mentre cresce l’interesse per il whistleblowing e il supporto alle denunce con Linea Libera.
In occasione della Giornata Internazionale contro la Corruzione, un sondaggio condotto da Libera in collaborazione con Demos rivela dati preoccupanti sulla percezione della corruzione in Italia. Secondo i risultati, la maggioranza dei cittadini non ritiene che il fenomeno sia diminuito rispetto agli anni di Tangentopoli, anzi, molti sostengono che la situazione sia addirittura peggiorata.
Un fenomeno inarrestabile?
Il 56% degli intervistati afferma che la corruzione non si è ridimensionata rispetto al periodo di Tangentopoli, mentre il 31% ritiene che essa sia addirittura aumentata. Solo il 10% pensa che la corruzione sia diminuita.
Questo scenario dipinge un quadro di stagnazione, se non di regressione, in termini di lotta contro la corruzione, lasciando emergere un forte senso di frustrazione tra i cittadini.
La corruzione, infatti, viene percepita come un fenomeno ampiamente diffuso in vari settori, a partire dai grandi appalti pubblici, dove quasi 8 intervistati su 10 ritengono che il fenomeno sia molto radicato. Un altro ambito in cui la corruzione appare “quasi una necessità” per due terzi degli intervistati è quello dei concorsi pubblici e della gestione delle carriere.
La politica nazionale non è immune da questa percezione, con il 72% degli intervistati che considera la corruzione molto diffusa in questo settore.
La sanità e l’istruzione universitaria non sono esenti: il 66% degli italiani ritiene che la corruzione sia un fenomeno utile per ottenere servizi in questi ambiti, alimentando il clima di sfiducia e disillusione verso le istituzioni.
“Secondo i cittadini intervistati – commenta Libera – la corruzione sta diventando sempre più una componente ‘normale’ del mondo politico ed economico, che condiziona la vita quotidiana pubblica e privata.”
La normalizzazione della corruzione, infatti, rischia di indurre la società a considerarla inevitabile, quasi come una componente strutturale della vita pubblica.
Questa rassegnazione pervade la sfera privata e pubblica, portando a pensare che fenomeni come la corruzione e le mafie siano endemici, quando in realtà non lo sono affatto. Essi prosperano sull’indifferenza, sull’omissione e sulla complicità di una parte della società.
Il calo della partecipazione e il nuovo volto dell’attivismo
Il sondaggio di Demos per Libera mette in evidenza anche una tendenza preoccupante: il calo della partecipazione dei cittadini alle manifestazioni contro la corruzione.
Il coinvolgimento in proteste e movimenti è in declino, a causa della sfiducia nella politica e della mancanza di occasioni per metà degli intervistati.
Circa un terzo degli intervistati esprime disinteresse verso le manifestazioni pubbliche, segno di una crescente disillusione verso i metodi tradizionali di attivismo.
Tuttavia, emerge anche un cambiamento nelle modalità di partecipazione: se le piazze rischiano di restare vuote, l’attivismo si sta spostando su forme alternative, come il whistleblowing.
Questa pratica consente a dipendenti pubblici e privati di segnalare in modo riservato i potenziali illeciti di cui sono venuti a conoscenza.
Tre quarti degli intervistati considerano il whistleblowing un dovere civico, a dimostrazione di come il contrasto alla corruzione possa evolversi, adattandosi alle nuove sensibilità e ai mutati contesti sociali.
Linea Libera: un supporto per chi denuncia la corruzione
In questo scenario, Libera offre un supporto concreto a chi desidera combattere la corruzione. Il Servizio telefonico gratuito e riservato, Linea Libera (800.582.727), permette a imprenditori, commercianti e cittadini di segnalare condotte corruttive o reati di stampo mafioso in modo sicuro e anonimo.
Linea Libera offre anche assistenza legale, psicologica e pratica, accompagnando le persone nella denuncia di situazioni di corruzione e minaccia.
La Giornata Internazionale contro la Corruzione rappresenta un’importante occasione per riflettere sullo stato della lotta contro questo fenomeno in Italia.
Sebbene le statistiche siano preoccupanti, l’impegno civico e l’evoluzione dell’attivismo individuale dimostrano che è possibile agire contro la corruzione, anche in tempi di crescente sfiducia verso le istituzioni.
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