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Dialogo con Giuliano Turone su tutto ciò che (ancora) non sappiamo della P2

Articolo 21 il . Associazioni, Brevi, Costituzione, Criminalità, Diritti, Istituzioni, Memoria, Progetti e iniziative

“Sono un vecchio che fa fatica a ricordare le cose”. È iniziato così, con una frase usuale oppure ad effetto, l’incontro di Giuliano Turone con Articolo 21.

Ovviamente era un incipit fuorviante perché il magistrati che ha scoperto gli elenchi della Loggia P2 e ha firmato libri sugli oscuri percorsi del nostro Paese, non solo ricorda e ricostruisce benissimo il percorso dei fili che hanno messo in pericolo la democrazia italiana ma, nell’incontro del 9 dicembre, ha offerto una strada alla comprensione di quel che è accaduto nel braccio di ferro tra democrazia e massoneria in Italia dagli anni 70 in poi.

Giuliano Turone ha anche presentato il suo ultimo libro che attraversa il ventennio (1973-1993); il titolo, “Crimini inconfessabili” dice già molto.

Sua la domanda, e forse anche la riposta, ad un quesito che ci portiamo dietro da tanto tempo: sappiamo tutto dei piduisti? No, perché l’elenco completo gli Stati Uniti non ce lo hanno ancora fornito. E poi: chi e perché voleva la morte di Aldo Moro e di Enrico Berlinguer negli stessi anni? Non siamo in grado di rispondere nemmeno a questa domanda e tuttavia  nei libri e nelle riflessioni di Turone ci sono così tanti indizi che forse fanno una prova.

Nel corso del colloquio con gli associati e i presidi di Articolo 21 Giuliano Turone ha consegnato una chiave di lettura degli ultimi 50 anni. E ha fatto un focus che ci riguarda da vicino: cosa avevano fatto la P2 e Licio Gelli con l’informazione? Avevano lì i loro uomini di fiducia, grazie ai quali poterono incidere non solo su quanto accadde prima che fossero ritrovati gli elenchi degli iscritti ma anche in seguito, nella valutazione che si volle offrire all’opinione pubblica italiana.

Il dialogo con Turone è stato introdotto da Roberto Bertoni, che di recente lo aveva intervistato, e da Giuseppe Giulietti, coordinatore nazionale dei Presidi di Articolo 21.

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Crimini inconfessabili. Il ventennio dell’Antistato che ha voluto e coperto le stragi (1973-1993)

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