Ambiente e legalità, la speranza viene dai giovani
Il quadro disegnato da trent’anni di analisi dell’attività di organizzazioni imprenditoriali e criminali che avvelenano l’Italia – e non solo -, il monitoraggio, la denuncia dei mille modi in cui viene stuprato il Paese, mostrano quanto sia necessario tenere alta la guardia, quanto ancora sia lunga la lotta agli ecoreati e alle ecomafie e siano necessari strumenti e impegno all’altezza della sfida, ma è anche vero che si colgono segnali di speranza. E non solo perché, se abusi, delitti, chi li commette, vengono individuati vuol dire che tantissime volte si riesce a sbarrargli la strada, a neutralizzarli.
C’è dell’altro: il segnale che arriva, costante, dai giovani, in particolare dalle scuole, è forte, e mostra che dove si semina bene i frutti si raccolgono. Accade lì dove insegnanti e studenti hanno scelto di guardarsi intorno insieme, senza fermarsi alle lezioni ai libri, parlando anche di valori e del mondo che li circonda, elaborando proprie idee ed un messaggio.
Così di questi “messaggi” ne sono arrivati tanti al Concorso Nazionale “Ambiente e legalità”, promosso da Legambiente e dall’Arma dei Carabinieri. Il laboratorio teatrale dell’IC di Volpiano, in provincia di Torino, (to) ha raccolto un seme tutto particolare, la storia del sacrificio di Ilaria Alpi uccisa insieme all’operatore Miran Hrovatin, trent’anni fa a Mogadiscio, in Somalia, mentre raccontava le sofferenze di quel popolo, soffocato dalla guerra per bande e dagli affari sporchi da chi tirava le fila di mille traffici oscuri, a cominciare da rifiuti ed armi.
Al Laboratorio di Volpiano è andata una menzione speciale per la scelta di realizzare uno spettacolo teatrale, intitolato “Cieli”, nato dalla lettura di un libro dedicato alla storia di Ilaria, “portando in scena, con profondità, leggerezza ed emozione la vicenda di due vittime ancora senza giustizia”.
Premiate anche le classi Seconda A, B, C, D della Scuola Secondaria di I grado “Martiri di Civitella” di Civitella in Val di Chiana, in provincia di Arezzo, per la produzione di pop-up dedicati a ognuna delle diverse forme d’illegalità che caratterizzano l’ecomafia, dall’abusivismo edilizio ai traffici di opere d’arte, spiegandone con creatività le conseguenze.
Un premio anche al Corso B della Scuola Secondaria di I grado “Caporale” di Acerra provincia di Napoli, per l’originalità del trattamento di video-animazione utilizzato e per la proprietà, anche scientifica, del linguaggio utilizzato nella descrizione della pericolosità e delle conseguenze degli smaltimenti illegali di rifiuti e più in generale dell’inquinamento dell’ambiente (partendo dai problemi del territorio in cui l’istituto si trova). Premiata anche la classe 4M Liceo Vittoria Colonna di Arezzo, per la scelta di una formula narrativa e di comunicazione, quella del podcast, per il lavoro di ricerca, le interviste e gli approfondimenti realizzati, partendo dalla definizione della mafia fino al ruolo delle società civile
E infine sono state premiate le Classi 3TM e 4TM IIS B. Cellini di Firenze, per l’originalità e l’efficacia del lavoro realizzato, sul tema specifico della violenza e dello sfruttamento illegale degli animali e degli habitat in cui vivono, frutto di un approfondito lavoro di ricerca e documentazione.
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