Direzione Investigativa Antimafia: pubblicata relazione II semestre 2023
È stata pubblicata la Relazione sull’attività svolta e risultati conseguiti dalla Direzione Investigativa Antimafia nel secondo semestre del 2023, presentata dal Ministro dell’Interno, e relativa all’analisi sui fenomeni di criminalità organizzata di stampo mafioso del II semestre del 2023.
L’odierna relazione riferita ai risultati dell’attività svolta dalla Direzione Investigativa Antimafia nel secondo semestre 2023 ha una veste più snella e semplificata rispetto alla versione tradizionale. Si è ritenuto difatti che l’analitico approfondimento dell’assetto delle matrici criminali sia ridondante rispetto a quanto già rendicontato nella precedente edizione pubblicata solo poco tempo addietro, alla luce della conformazione tendenzialmente rigida dei sodalizi mafiosi.
Nel presente elaborato è apparso dunque sufficiente illustrare gli elementi di novità rilevati nella seconda parte del 2023 secondo una impostazione che, a completamento dell’annualità, si pone in posizione di continuità con le descrizioni già effettuate nell’omologo documento relativo al primo semestre, a cui pertanto si rimanda per gli eventuali approfondimenti sulle matrici criminali.
Vengono quindi illustrate, per una più immediata e veloce consultazione, le presenze sul territorio dei gruppi di mafia rilevate sulla scorta delle operazioni concluse nei vari contesti areali, focalizzando l’attenzione sulla specifica minaccia criminale rappresentata dalle varie consorterie più attive nel semestre, declinate nelle loro espressioni più rilevanti a livello regionale e provinciale, con un cenno anche alle proiezioni estere.
Questa impostazione consentirà al lettore di apprezzare direttamente l’efficacia dell’azione di contrasto, sul piano prevenzionale e repressivo, condotta dalla DIA e dalle Forze di polizia, sotto l’egida dell’Autorità Giudiziaria e delle Prefetture.
Scorrendo la pubblicazione emerge la sempre maggiore propensione della criminalità organizzata a influenzare in maniera silente i settori economici più redditizi al fine di riciclare i capitali illeciti e al contempo aumentare, in un circolo vizioso, le possibilità di incrementare i profitti derivanti dai canali legali dei mercati. L’interesse delle mafie si rivolge principalmente all’aggiudicazione di appalti pubblici e privati, subappalti, forniture di beni e servizi vari, talvolta mediante l’avvicinamento di funzionari “infedeli” della Pubblica amministrazione sensibili alle proposte corruttive, soprattutto in un contesto di crescita economica.
In questo scenario, è risultata cruciale l’azione di potenziamento – promossa dal Ministero dell’Interno – dell’attività istruttoria dei Gruppi Interforze Antimafia istituti presso le Prefetture, a cui la DIA offre il proprio qualificato apporto informativo, per rafforzare in chiave preventiva la tutela della legalità della gestione dei fondi pubblici, evitando ab origine situazioni di inquinamento dell’economia, a fronte delle rilevanti progettualità connesse al PNRR, ormai in fase esecutiva.
Si tratta di risultati che, letti nel loro complesso, confermano quanto sia prezioso e indispensabile il contributo di tutti gli attori dell’architettura antimafia nazionale, un modello vincente e paradigmatico anche per le legislazioni estere: è solo grazie a questa sinergica, incessante opera di contenimento che è stato possibile porre gli argini che hanno fortemente limitato l’affermazione dell’agire mafioso.
Non bisogna tuttavia abbassare la guardia. I successi sin qui ottenuti devono rappresentare il punto di partenza per affrontare le nuove sfide poste dalle sempre più diffuse manifestazioni affaristico-imprenditoriali della criminalità organizzata, dall’infiltrazione negli appalti ai tentativi di influenzare il mercato e la Pubblica amministrazione, tanto più perniciose nell’attuale fase storica in cui gli investimenti pubblici correlati oltre che al PNRR. alla organizzazione di grandi eventi, costituiscono una potenziale opportunità di profitto per la c.o.
La DIA è in prima linea nel prevenire e reprimere queste pericolose mire di ingerenza nella filiera realizzativa degli interventi programmati in settori tradizionalmente appetibili agli interessi mafiosi, schierando sul campo le migliori risorse umane e tecnologiche.
Relazione del 2° semestre 2023 sull’attività svolta e sui risultati conseguiti dalla D.I.A.
Le Relazioni semestrali sul sito della Direzione Investigativa Antimafia
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