La criminalità minorile in Italia merita una speciale attenzione dalle Istituzioni
Le notizie di cronaca giornaliera indicano come la criminalità minorile, negli ultimi anni, sia andata progressivamente orientando verso la commissione di crimini violenti.
Anche in questo caso il tema è stato adeguatamente approfondito dal Servizio Analisi Criminale della Direzione Centrale della Polizia Criminale con lo studio “Criminalità minorile in Italia” (ottobre 2023), aggiornando un quadro del fenomeno già puntualmente esaminato nell’ottobre 2020 con l’elaborato “La devianza minorile”, nel 2021 con “I minori nel periodo della pandemia” e nel 2022 con “Devianza minorile e baby gang”.
Lo scopo di queste analisi è quello “di fornire una chiave di lettura che possa essere di supporto al decisore nell’individuazione di mirati interventi di prevenzione e contrasto nonché di politiche dedicate”.
È mancata (manca) quella speciale attenzione che i Governi che si sono succeduti in questi anni avrebbero dovuto dedicare ad un fenomeno delicato e complesso quale quello della criminalità minorile, ignorando o comunque sottovalutando, i sintomi e segnali utili per tracciare una strada da percorrere.
Così, da piccoli reati che venivano commessi si è arrivati alla commissione di reati particolarmente gravi come il furto, la ricettazione, la rapina, l’estorsione, le lesioni dolose, lo spaccio di stupefacenti, la violenza sessuale, il danneggiamento seguito da incendio, la violenza o minaccia a pubblico ufficiale, i delitti informatici, l’omicidio volontario consumato e tentato.
E sono proprio questi alcuni dei delitti presi in esame nell’ultimo studio sopraindicato dagli analisti interforze che evidenzia come nel periodo 2010-2022 si sia registrato un decremento del 16,13% di denunce di minori italiani a fronte di una aumento del 75,12% di quelle riguardanti i minori stranieri (questi ultimi sono stati 17.032 nel 2022 contro i 15.490 italiani).
In generale le denunce di minori stranieri hanno evidenziato un andamento crescente per tutte le tipologie dei delitto esaminate ed in particolare quelle sulla normativa degli stupefacenti sono raddoppiate tra il 2010 e il 2022, così come quelle per lesioni, percosse, minaccia e rissa (un forte incremento per rissa a partire dal 2018) passate dalle 1.260 del 2010 alle 3.361 del 2022.
Altro punto dolente sono le segnalazioni di minori italiani e stranieri per violenza sessuale che nel periodo 2010-2021 hanno visto la prevalenza degli italiani mentre nel 2022 i minori stranieri con 159 denunce hanno superato gli italiani attestati a 132.
Dunque si rileva in generale un incremento delle denunce di minori per reati caratterizzati dall’uso della violenza (lesioni, rissa, rapine) e sul punto lo studio in questione sopraindicato sottolinea, tra l’altro, come “forme di desensibilizzazione alla violenza in ragione dell’esposizione continua ad immagini violente nei media o la spettacolarizzazione di comportamenti antisociali attraverso i social potrebbero ridurre la consapevolezza del disvalore sociale dei comportamenti violenti”.
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