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Il protocollo delle zanzare

Tonio Dell'Olio il . Diritti, Guerre, Internazionale, L'analisi, Politica

“Durante i conflitti armati, siano rispettate la vita e la dignità delle persone e dei popoli” ha detto ieri il papa all’Angelus. In questo modo ha inteso ricordare che anche nel corso dei conflitti armati c’è un diritto da osservare.

E invece la Cnn ha raccolto le testimonianze di un soldato dell’Idf e di cinque giovani palestinesi che hanno raccontato che da parte dei soldati israeliani è pratica diffusa e abituale usare i palestinesi come scudi umani, costrungerli a precederli durante l’ispezione di un tunnel o di un edificio in cui si sospetti che ci siano trappole esplosive.

Una pratica talmente comune che per l’esercito ha anche un nome: “protocollo delle zanzare”. I civili coinvolti sono costretti a indossare una divisa dell’esercito israeliano e a ispezionare la casa secondo gli ordini che vengono impartiti loro. Ai soldati che dovessero rifiutarsi di obbedire viene detto che anche Hamas si serve dei civili come scudi per le proprie operazioni e che nasconde rifugi, depositi di armi e quant’altro in ospedali, scuole ed edifici civili.

Il militare che ha testimoniato ha replicato che in quel caso si tratta di terroristi ma che l’esercito regolare di un Paese democratico è tenuto a rispettare il diritto internazionale.

Per quanto ci riguarda, tutto questo non fa altro che rafforzare la convinzione per cui la guerra, oltre che essere la più stupida delle attività umane in quanto non ristabilisce né la verità, né il diritto, è in assoluto la meno umana e più degradante.

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