Il follemente corretto
Come aveva fatto con “La società signorile di massa”, anche in questo libro Luca Ricolfi inventa una categoria sociologica nuova – il follemente corretto – per descrivere un fenomeno prepotentemente esploso negli ultimi dieci anni.
Il politicamente corretto era nato, negli anni ’70, con lo scopo di promuovere coesione sociale e rispetto dei soggetti più deboli. Ma la sua metamorfosi in follemente corretto, resa possibile dalla straordinaria espansione delle reti di comunicazione e dei social, ha finito per ottenere l’effetto contrario: il nuovo credo non solo restringe drammaticamente la nostra libertà di espressione, ma genera profonde fratture sociali che favoriscono l’ascesa di una nuova élite, autoreferenziale e lontanissima dal vivo sentire dei ceti popolari.
L’autore conduce questa riflessione sia in termini fenomenologici – raccogliendo e raccontando decine di casi emblematici che mostrano il follemente corretto in azione – sia in termini analitici, mettendo a nudo il meccanismo che lo genera e ne assicura la propagazione.
Luca Ricolfi affonda la critica in modo inesorabile, coraggioso, contro-intuivo, non risparmiando la politica, la scuola, l’economia, i social network, i nuovi poteri forti che, in nome dell’inclusione, stanno alimentando forme inedite di esclusione ed emarginazione dei più deboli.
Luca Ricolfi
Il follemente corretto
L’inclusione che esclude e l’ascesa della nuova nuova élite
La nave di Teseo, I fari 2024
Pagg. 336/€ 20,00
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